Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Wanbao Acc, c’è il commissario ma non è Castro
BORGO VALBELLUNA «Un errore, siamo allibiti». Così Stefano Bona (Fiom-Cgil), alla luce di quanto accaduto ieri al Tribunale delle imprese di Venezia. Le cose sono andate come dovevano andare, secondo i migliori pronostici: i giudici hanno detto sì allo stato d’insolvenza di «Wanbao Acc Italia» decidendo l’applicazione della legge «Prodi-bis», la procedura che evita la liquidazione dell’azienda e ne può permettere il risanamento. Il salvagente è stato lanciato e il commissario straordinario avrà un po’ di tempo per mettere le cose a posto, rilanciare lo stabilimento di fatto «abbandonato» dalla proprietà cinese e cercare venderlo sul mercato globale. Solo che c’è una sorpresa: il commissario non sarà Maurizio Castro, ma Anna Di Pasquale. Nessuno se lo aspettava. Castro aveva già ricoperto il ruolo di commissario giudiziale della «vecchia Acc», quella venduta cinque anni fa alla multinazionale «Wanbao». E lui, ex top manager Electrolux ed ex parlamentare di Forza Italia, aveva mantenut i rapporti con clienti e fornitori in un momento terribile per lo stabilimento di compressori per frigoriferi. «I sindacati rispettano la decisione del Tribunale — fa sapere Mauro Zuglian (FimCisl) – ma rimarcano la delusione per la mancata nomina di Castro: era un elemento essenziale nel progetto di rilancio condiviso in questi mesi con le istituzioni». Un piano di salvezza cui avevano partecipato il Mise (ministero per lo Sviluppo economico) e la Regione. Pare che clienti e fornitori dell’azienda non l’abbiano presa bene. Il nome di Castro era stato fatto dallo stesso ministro per i Rapporti con il Parlamento, il trichianese Federico D’Incà. E Castro aveva partecipato a più tavoli istituzionali. Ha competenza manageriale, industriale e amministrativa, conosce bene il settore della componentistica degli elettrodomestici bianchi. Anna Di Pasquale è un avvocato di Udine, esperta di diritto societario, appalti pubblici, fallimento e le procedure di risanamento di impresa. Ha fatto carriera in «Autovie Venete», poi «Società autostrade Alto Adriatico». «Dovrà apprendere in brevissimo tempo i delicati meccanismi di funzionamento della fabbrica a Mel» commenta Michele Ferraro ( Uilm-Uil).