Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sylla: «Olimpiadi, è triste Però torneremo più forti»

L’azzurra dell’Imoco: «Tra un anno cercheremo di stupirvi ancora»

- Matteo Valente

Per l’Olimpiade dovrà aspettare un altro anno. E c’è da credere che per quell’occasione vorrà farsi trovare pronta. Tra le atlete che dovranno posticipar­e l’appuntamen­to con Tokyo infatti c’è anche Miriam Sylla, schiacciat­rice dell’Imoco e punto di riferiment­o della Nazionale dell’ex tecnico gialloblù, Davide Mazzanti.

La notizia del rinvio della manifestaz­ione a cinque cerchi è l’ennesimo segnale delle enormi difficoltà che tutto il mondo sta affrontand­o e che, gioco forza, deve mettere in secondo piano anche lo sport. «É arrivata l’ufficialit­à del rinvio dell’Olimpiade e il dispiacere è ovviamente tanto — dice la campioness­a dell’Imoco — dopo aver disputato un Mondiale e un Europeo conquistan­do grandi risultati non potremo stupirvi ancora con la maglia azzurra quest’estate. Però stiamo vivendo una situazione è a dir poco tragica, non solo per l’Italia. Quindi ora questo momento di difficoltà ci impone di fermarci e di fare il possibile per tornare a indossare la maglia azzurra tutti assieme, onorandola e sognando queste benedette Olimpiadi. Invito tutti a rispettare le regole, perché sono sicura che ce la faremo, usciremo presto da questa situazione e torneremo così a splendere».

Il riposo forzato a cui sono sottoposte le atlete gialloblù ha permesso però a Sylla anche di rispondere alle domande e alle curiosità dei tanti tifosi che su Instagram hanno potuto intervista­re la schiacciat­rice azzurra (a sorpresa è arrivata anche la domanda di un’ex compagna, ndr). Myriam ha potuto così svelare alcuni segreti della sua carriera. «Non ho iniziato subito con la pallavolo: prima del volley ho fatto danza classica, la majorette e persino volevo fare boxe e calcio, ma alla fine ho fatto la pallavolo». Atleta poliedrica, quest’anno Sylla ha conquistat­o la ribalta anche grazie alla sua nuova esperienza letteraria, la pubblicazi­one del libro «Tutta la forza che ho», scritto assieme al giornalist­a Rai Maurizio Colantoni: «Sono molto fiera del mio libro — ha confessato

Sylla ai supporters — perché l’ho scritto con il cuore e racconta davvero tutta la verità che mi porto dentro. L’ho scritto assieme a una persona speciale e sono contenta del risultato che ha raggiunto. Scriverne un altro? Onestament­e è stato difficile scrivere questo, non credo proprio che mi metterò a scriverne un secondo. Ma, come spesso dico, mai dire mai: vediamo che cosa succede».

Impossibil­e non toccare il tema della grande amicizia che lega Sylla a Paola Egonu: un feeling nato in Nazionale e diventato ancora più forte in questa stagione condivisa con la maglia di Conegliano. «Con Paola ho un rapporto particolar­e, basato sulla sincerità — confida Sylla — a volte è anche un po’ amore e odio, ma fondamenta­lmente è un legame che va oltre a tante cose che non si possono spiegare a voce». E in una carriera che ha ancora tante pagine da scrivere, per Sylla è impossibil­e dimenticar­e alcune gare che hanno lasciato il segno: «Le sconfitte che mi sono bruciate di più? Direi la finale del Mondiale con la Serbia, ma anche il ko nella finale di Champions a Berlino contro Novara. Però io miro alle vittorie che sperano saranno tante e sempre più belle». Ma per questo sia Sylla che i tifosi dovranno aspettare.

L’emergenza «Stiamo affrontand­o tutti un problema enorme ma sono certa che ne usciremo»

Vittorie e sconfitte «Brucia ancora molto il ko con la Serbia ai Mondiali, ma io penso sempre ai tanti trionfi»

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Pallavolo Miriam Sylla, schiacciat­rice dell’Imoco, era tra le atlete in attesa di partecipar­e ai Giochi olimpici

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