Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Le ditte di imballaggi fanno gli straordinari Lo stop dei negozi spinge le consegne. E di conseguenza tutto il comparto
TREVISO L’emergenza coronavirus è anche questo: migliaia di lavoratori in ferie forzate o in Cassa integrazione e altrettanti costretti agli straordinari. Ed è anche, a volte, la generosità di questi nel donare parte del compenso per il lavoro extra ai reparti di terapia intensiva. Accade a Montebelluna fra gli 80 dipendenti di Ama Crai Est, cooperativa che si occupa di imballaggi e logistica di generi alimentari per la grande distribuzione, su stimolo di una proposta nata dalle rappresentanze sindacali interne di Filcams Cgil. «Dietro questo gesto – spiega Feliceta Bottan, esponente della categoria - c’è un duplice valore di solidarietà, quello dell’impegno lavorativo per dare risposte ai bisogni delle persone e quello di sostenere gli sforzi di altri lavoratori, dai medici agli infermieri, dagli operatori socio sanitari agli addetti alle pulizie fino al servizio di distribuzione pasti, tutti impegnati nei reparti di terapia intensiva, oggi così in difficoltà a fronteggiare il difficile momento».
Che questo sia un periodo al massimo dei giri per tutta la macchina necessaria a portare rifornimenti nei punti vendita alimentari e beni non reperibili altrimenti nelle case dei cittadini impossibilitati ad uscire è una constatazione evidente. Chi abbia modo di attraversare i centri abitati può verificare facilmente come il 90% del traffico su gomma sia riferibile a corrieri di tutte le sigle che recapitano pacchi di ogni dimensione. Dietro ciascuno dei quali ci sono aziende delle materie plastiche e della carta, di imballaggi più o meno speciali, agenzie di spedizione con sistemi logistici in funzione h24 e, con essi, lavoratori cui mai come oggi vengono chieste presenza, puntualità e velocità.
«Ci auguriamo – chiude la Filcams di Montebelluna che anche altre realtà trevigiane della filiera alimentare colgano con favore questa iniziativa e possano replicarla».
L’iniziativa I dipendenti hanno deciso di devolvere gli straordinari all’Usl