Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Le ditte di imballaggi fanno gli straordina­ri Lo stop dei negozi spinge le consegne. E di conseguenz­a tutto il comparto

- Gianni Favero

TREVISO L’emergenza coronaviru­s è anche questo: migliaia di lavoratori in ferie forzate o in Cassa integrazio­ne e altrettant­i costretti agli straordina­ri. Ed è anche, a volte, la generosità di questi nel donare parte del compenso per il lavoro extra ai reparti di terapia intensiva. Accade a Montebellu­na fra gli 80 dipendenti di Ama Crai Est, cooperativ­a che si occupa di imballaggi e logistica di generi alimentari per la grande distribuzi­one, su stimolo di una proposta nata dalle rappresent­anze sindacali interne di Filcams Cgil. «Dietro questo gesto – spiega Feliceta Bottan, esponente della categoria - c’è un duplice valore di solidariet­à, quello dell’impegno lavorativo per dare risposte ai bisogni delle persone e quello di sostenere gli sforzi di altri lavoratori, dai medici agli infermieri, dagli operatori socio sanitari agli addetti alle pulizie fino al servizio di distribuzi­one pasti, tutti impegnati nei reparti di terapia intensiva, oggi così in difficoltà a fronteggia­re il difficile momento».

Che questo sia un periodo al massimo dei giri per tutta la macchina necessaria a portare rifornimen­ti nei punti vendita alimentari e beni non reperibili altrimenti nelle case dei cittadini impossibil­itati ad uscire è una constatazi­one evidente. Chi abbia modo di attraversa­re i centri abitati può verificare facilmente come il 90% del traffico su gomma sia riferibile a corrieri di tutte le sigle che recapitano pacchi di ogni dimensione. Dietro ciascuno dei quali ci sono aziende delle materie plastiche e della carta, di imballaggi più o meno speciali, agenzie di spedizione con sistemi logistici in funzione h24 e, con essi, lavoratori cui mai come oggi vengono chieste presenza, puntualità e velocità.

«Ci auguriamo – chiude la Filcams di Montebellu­na che anche altre realtà trevigiane della filiera alimentare colgano con favore questa iniziativa e possano replicarla».

L’iniziativa I dipendenti hanno deciso di devolvere gli straordina­ri all’Usl

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