Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Menetti: «Il basket, un passo per ritornare alla normalità»

Diretta social del coach di Tvb: è giusto attendere e fare tutti un sacrificio

- Matteo Valente

Tra ipotesi e idee, i protagonis­ti del basket italiano continuano a vivere come tutti l’isolamento dalle palestre e dai parquet. A Treviso sono rimasti per il momento solo il capitano Matteo Imbrò e Ivan Almeida, che hanno preferito non far rientro nelle proprie residenze per evitare problemi con il virus. Chi invece è a casa a Reggio Emilia è Max Menetti, che mercoledì sera sui social si è dedicato a una lunga intervista con tifosi e non (a seguirlo anche il presidente Paolo Vazzoler, ndr). Un’occasione per fare il punto della situazione e iniziare già a parlare di futuro.

Menetti, come sta?

«Stiamo tutti bene, sia io che la mia famiglia ed è la cosa più importante in questo momento».

È in contatto con in questi giorni? i ragazzi

«Sì, anche se non li assillo. Mi fa sorridere che a Treviso siano rimasti a difendere il «fortino» un siciliano (Imbrò, ndr) e un capoverdia­no (Almeida, ndr). Detto questo stanno tutti bene e iniziamo a sentire la mancanza di Treviso e della sua gente».

È possibile pensare al futuro del campionato oggi?

«Si rischia di dire cose ovvie in questo momento, tanto tragico per il nostro Paese. La situazione è critica. Detto ciò è chiaro che la voglia di ricomincia­re è tantissima da parte di tutti. Lo sport può essere un segnale di un primo ritorno alla normalità. Ma ora è giusto stare in attesa e prepararsi ai sacrifici che interesser­anno tutti. Se si ripartirà, comunque sarà un campionato di emergenza».

Il futuro non appare roseo: c’è il rischio di un passo indietro per il basket?

«È evidente che il tema è da proiettare su scala globale, perché la situazione è difficile ovunque. Quindi credo che anche noi come sportivi dovremo entrare nell’idea di fare sacrifici, un po’ per tutti».

Anche a Treviso?

«A Treviso vedo una società pronta a fare il giusto tipo di sacrifici. Non solo sotto l’aspetto economico, ma credo che avremo dei problemi sotto l’aspetto dell’entusiasmo visti i drammi che tante famiglie portano nel cuore. Ma io ho una convinzion­e: che a Treviso si sia costruito su basi solide e il gruppo riuscirà a far bene anche nella prossima stagione al di là delle risorse».

Menetti, si aspetta dei colpi di scena?

«Penso che qualche club possa fare delle grandi ripartenze, mentre per altri temo che avremo delle brutte inchiodate».

Come valuta la stagione della De’Longhi fino a quando si è giocato?

«Siamo in piena linea con gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Potevamo avere qualche punto in più ed essere in una situazione migliore, ma sono orgoglioso del lavoro fatto dai ragazzi».

La vittoria più bella?

«Direi quella del derby, tranne per gli ultimi due minuti e mezzo che ho vissuto nel bagno degli spogliatoi. Ma tutte le vittorie con Tvb hanno qualcosa di speciale, è difficile fare una classifica. Hanno un valore speciale anche quello con Brescia e le due trasferta a Roma e Pistoia, quest’ultima senza uno straniero e dopo sei sconfitte».

La stagione

«Alla ripresa ci saranno squadre che partiranno forte e altre in difficoltà: sarà difficile per tutti»

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Sul parquet Massimilia­no Menetti durante un time out con la sua squadra

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