Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Virus: il giorno della strage Quattro vittime, 25 in tutto
È morto Renzo Taio, 88 anni, un ex assessore comunale ad Agordo Primo deceduto del Comelico: l’anziana Valeria De Martin Pinter
BELLUNO Quattro vittime in poche ore, con il totale che sale a 25. Non si ferma la corsa del coronavirus in provincia. Non era mai capitato un numero così alto di morti da coronavirus in un colpo solo.
Agordo piange la scomparsa di Renzo Taio, 88 anni, ricoverato nell’area Covid-19 a bassa intensità di Medicina del «San Martino». Conosciutissimo in paese, Taio era stato anche assessore ai Lavori pubblici al fianco dell’ex sindaco Armando Da Roit.
Nello stesso reparto era ricoverata Valeria De Martin Pinter, la prima vittima comeliana di Covid–19 che aveva contratto il virus nella Casa di riposo di Santo Stefano di Cadore. Sempre a Belluno, ma in Pneumologia (area a media intensità), era ricoverata la terza vittima, 65enne. Deceduta invece a Feltre Cristina Sala, 82 anni.
Sul fronte dei contagi si registrano altri 30 casi positivi, con totale a 471. Sono 433 quelli attualmente positivi, mentre 23 persone sono del tutto guarite.
Sul fronte dei ricoveri ospedalieri, da alcuni giorni il numero è stabile e questo è il dato positivo di giornata. La Terapia intensiva del «San Martino» ha ancora posti a disposizione e la situazione (nei limiti di un’emergenza sanitaria così estesa) può dirsi tutto sommato sotto controllo. Sono 84 le persone in cura negli ospedali bellunesi, delle quali 74 in area non critica (55 a Belluno, 7 a Feltre, 12 ad Agordo) e 10 pazienti in Terapia intensiva. I bellunesi in isolamento sono 1.263.
Restano sotto osservazione le Case di riposo. Su sollecitazione dei sindacati, nei giorni scorsi l’Usl 1 ha messo in piedi una task-force di 5 specialisti per seguire al meglio l’evoluzione dei contagi e organizzare l’assistenza. «In questi giorni — spiega l’Usl 1 — sono in corso sopralluoghi nelle strutture per supportare gli ospizi nella gestione dei casi Covid positivi, partendo dai centri dove si sono riscontrate criticità».
Dopo aver effettuato i tamponi ai medici operanti in struttura, ora i test sono estesi a operatori e ospiti. Sul fronte dei dispositivi di sicurezza, la cui carenza è stata denunciata a più riprese, la direzione generale dell’Usl 1 dichiara di aver «distribuito ai Centri anziani vari dispositivi, tra cui 15.000 mascherine chirurgiche».
Sono invece 32 i medici in via di reclutamento per l’avvio delle 4 Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) che avranno il compito di seguire a casa i malati in isolamento domiciliare.
Intanto il Comune di Belluno ha deliberato i criteri per l’assegnazione del «bonus alimenti» o buono spesa. I 190 mila euro destinati dal governo al capoluogo suddivisi in fasce, in base alla composizione del nucleo familiare. Per i single il buono sarà di 200 euro; per due persone 250; per tre, 350 euro; 450 euro per i nuclei con quattro componenti e, infine, 550 euro per le famiglie con 5 o più persone. Il bonus viene erogato «una tantum», ma se la condizione di difficoltà economica dovesse proseguire nel corso dell’emergenza sanitaria, l’assegnazione potrà essere ripetuta.
Dalle prossime ore sarà possibile compilare la domanda. Il modulo potrà essere compilato online (al link bit.ly/buonospesabelluno), oppure stampato e inviato per email all’indirizzo iorestoacasa@comune.belluno.it. Inoltre a disposizione lo sportello «Io resto a casa... e ci sentiamo» (0437/913404, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18).
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