Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Garbellotto: «La Final Four? Idea per assegnare il titolo» Il presidente dell’Imoco e la possibilità di terminare la stagione del volley
Il futuro del volley femminile è una nuvola carica di dubbi e ipotesi. Tra chi vuole chiudere la stagione, chi vaglia soluzioni per arrivare al termine e chi invece vuole aspettare la definizione delle scelte governative.
Lunedì è in programma un’Assemblea di Lega che potrebbe sicuramente diventare fondamentale per decidere le sorti di un’annata che in casa Imoco non si vorrebbe far concludere. «Abbiamo vissuto due settimane dove c’è stata un po’ di confusione — ha detto il presidente dell’Imoco, Piero Garbellotto, intervenuto a «Oltre la Rete» — Da un lato c’è chi vuole chiudere tutto e farla finita qui con la stagione e forse sono la maggioranza delle società. E c’è una parte minore che vorrebbe provare a dare una chiusura dignitosa all’annata, anche perché finire un campionato non è come spegnere la luce. Ci sono infatti tante componenti da valutare: contratti di sponsorizzazione in corso, diritti televisivi, e poi in generale credo debba essere data una dignità al lavoro delle atlete e dei club». Sono varie le ipotesi sul tavolo della Lega volley, ma tutte dovranno fare i conti con le partenze delle giocatrici straniere, che molto difficilmente riusciranno a rientrare in Italia. E proprio l’Imoco, ad esempio, in caso di ripartenza del campionato lo dovrà fare senza due pedine come Chiaka Ogbogu, la centrale americana, e Jennifer Geerties, la schiacciatrice tedesca, entrambe rientrate nelle rispettive nazioni.
«Ad oggi le nostre atlete non si stanno allenando, ma tenendo in forma nella palestra dell’Imoco village a coppie — continua Garbellotto — e con noi non ci sono più Ogbogu e Geerties, con le quali abbiamo chiuso il contratto, perché quando un’atleta se ne va, è giusto rescindere il contratto». In attesa di capire quali saranno le prossime scelte del governo in merito al «lockdown», una delle poche certezze dell’Imoco arriva dalla Cev e dalla volontà di portare a termine almeno la Champions League, in cui le Pantere sono già in semifinale. «La Champions League ha già annunciato la volontà di concludere la competizione magari entro giugno — continua Garbellotto — uscire dalla Champions è un danno incredibile perché oltre ad avere dei costi altissimi, toglierebbe all’Italia diverse posizioni nel ranking europeo, costringendoci ad avere una sola rappresentante l’anno prossimo. Quindi, se la Champions va chiusa si può pensare a una soluzione italiana». Ecco dunque che l’ipotesi potrebbe essere quella di una Final Four da giocare a giugno con una formula diversa. «Esatto, una Final Four. Ma non solo per assegnare il titolo: come si stabilisce la griglia delle qualificazioni per le competizioni europee della prossima stagione? Usiamo la griglia dell’anno scorso, oppure fa fede la classifica di quest’anno? Vorrebbe dire dover assegnare il titolo e anche decidere le retrocessioni».
L’ultima parola però spetterà alla Federvolley, che dovrà eventualmente mettere il proprio timbro sulla decisione di assegnare il titolo italiano con una finale a quattro. «Dobbiamo ricordare che poi la Lega non è l’ultima a decidere — chiude Garbellotto — perché la parola definitiva spetterà alla Federazione, sia sulla prosecuzione del campionato o meno e su tutti gli altri aspetti legati a promozioni e retrocessioni degli altri campionati». Insomma, la chusura del quadro non è lontana.