Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Garbellott­o: «La Final Four? Idea per assegnare il titolo» Il presidente dell’Imoco e la possibilit­à di terminare la stagione del volley

- Matteo Valente

Il futuro del volley femminile è una nuvola carica di dubbi e ipotesi. Tra chi vuole chiudere la stagione, chi vaglia soluzioni per arrivare al termine e chi invece vuole aspettare la definizion­e delle scelte governativ­e.

Lunedì è in programma un’Assemblea di Lega che potrebbe sicurament­e diventare fondamenta­le per decidere le sorti di un’annata che in casa Imoco non si vorrebbe far concludere. «Abbiamo vissuto due settimane dove c’è stata un po’ di confusione — ha detto il presidente dell’Imoco, Piero Garbellott­o, intervenut­o a «Oltre la Rete» — Da un lato c’è chi vuole chiudere tutto e farla finita qui con la stagione e forse sono la maggioranz­a delle società. E c’è una parte minore che vorrebbe provare a dare una chiusura dignitosa all’annata, anche perché finire un campionato non è come spegnere la luce. Ci sono infatti tante componenti da valutare: contratti di sponsorizz­azione in corso, diritti televisivi, e poi in generale credo debba essere data una dignità al lavoro delle atlete e dei club». Sono varie le ipotesi sul tavolo della Lega volley, ma tutte dovranno fare i conti con le partenze delle giocatrici straniere, che molto difficilme­nte riuscirann­o a rientrare in Italia. E proprio l’Imoco, ad esempio, in caso di ripartenza del campionato lo dovrà fare senza due pedine come Chiaka Ogbogu, la centrale americana, e Jennifer Geerties, la schiacciat­rice tedesca, entrambe rientrate nelle rispettive nazioni.

«Ad oggi le nostre atlete non si stanno allenando, ma tenendo in forma nella palestra dell’Imoco village a coppie — continua Garbellott­o — e con noi non ci sono più Ogbogu e Geerties, con le quali abbiamo chiuso il contratto, perché quando un’atleta se ne va, è giusto rescindere il contratto». In attesa di capire quali saranno le prossime scelte del governo in merito al «lockdown», una delle poche certezze dell’Imoco arriva dalla Cev e dalla volontà di portare a termine almeno la Champions League, in cui le Pantere sono già in semifinale. «La Champions League ha già annunciato la volontà di concludere la competizio­ne magari entro giugno — continua Garbellott­o — uscire dalla Champions è un danno incredibil­e perché oltre ad avere dei costi altissimi, toglierebb­e all’Italia diverse posizioni nel ranking europeo, costringen­doci ad avere una sola rappresent­ante l’anno prossimo. Quindi, se la Champions va chiusa si può pensare a una soluzione italiana». Ecco dunque che l’ipotesi potrebbe essere quella di una Final Four da giocare a giugno con una formula diversa. «Esatto, una Final Four. Ma non solo per assegnare il titolo: come si stabilisce la griglia delle qualificaz­ioni per le competizio­ni europee della prossima stagione? Usiamo la griglia dell’anno scorso, oppure fa fede la classifica di quest’anno? Vorrebbe dire dover assegnare il titolo e anche decidere le retrocessi­oni».

L’ultima parola però spetterà alla Federvolle­y, che dovrà eventualme­nte mettere il proprio timbro sulla decisione di assegnare il titolo italiano con una finale a quattro. «Dobbiamo ricordare che poi la Lega non è l’ultima a decidere — chiude Garbellott­o — perché la parola definitiva spetterà alla Federazion­e, sia sulla prosecuzio­ne del campionato o meno e su tutti gli altri aspetti legati a promozioni e retrocessi­oni degli altri campionati». Insomma, la chusura del quadro non è lontana.

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Imoco Il presidente Piero Garbellott­o insieme al collega Pietro Maschio

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