Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Corse, passeggiat­e e persino giri in kayak «In troppi escono»

Polizia locale: in campo uomini in borghese

- Milvana Citter

TREVISO Con l’introduzio­ne delle multe da 400 euro le strade si erano svuotate. Meno gente in giro e meno violazioni delle norme anticontag­io. In totale dal 10 marzo al 1 aprile nella Marca sono state sanzionate 1.276 persone, con una media di 60 persone al giorno scese a 40 dal 25 marzo quando il nuovo decreto ha introdotto multe da 400 euro. Ma in pochi giorni il quadro è nuovamente cambiato.

Sono bastate le comunicazi­oni sulla frenata dei contagi, accompagna­te da un sole primaveril­e a far allentare il freno ai cittadini, forse convinti che ora sia meno pericoloso uscire. Lo sottolinea Andrea Gallo comandante della polizia locale di Treviso: «In questi ultimi quattro giorni abbiamo registrato un aumento dei movimenti non giustifica­ti, con 13 sanzioni, a fronte delle pochissime staccate la settimana scorsa. È un segnale preoccupan­te. Per questo abbiamo potenziato i controlli anche in borghese, mentre pattuglie della Protezione Civile circoleran­no in città segnalando alla centrale operativa situazioni irregolari». Come quella scoperta giovedì pomeriggio, dagli agenti in mountain bike che hanno trovato otto persone intente a correre o a passeggiar­e nel Parco dello Storga. Tutti sono stati sanzionati con 400 euro di multa.

E c’è chi, alla vista di una volante della polizia, non ha esitato ad andare contromano per scappare. Protagonis­ti tre cinesi che giovedì percorreva­no la circonvall­azione a bordo di una Peugeot. Alla vista dei poliziotti hanno imboccato contromano via Fratelli Bandiera

mettendo in pericolo gli altri automobili­sti. Sono stati bloccati, grazie all’intervento di una seconda volante. Una delle passeggere ha anche tentato, inutilment­e, di fuggire a piedi. I tre non hanno spiegato il motivo di quella fuga. Sono stati tutti sanzionati con 400 euro per aver violato il decreto sulle misure di contenimen­to. Mentre per il conducente, oltre a una multa di 1.300 euro e al ritiro della patente, è scattata anche la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.

Un 58enne di Vittorio Veneto invece, ha raggiunto in auto Polcenigo, nel Pordenones­e, per fare un giro in kayak sul fiume. È stato sorpreso dai carabinier­i mentre, con indosso la muta, stava entrando in acqua con la canoa che si era portato da casa. Per lui niente pagaiate ma una sanzione da 533 euro. «Non deve passare il messaggio che basta un’autocertif­icazione per uscire precisa

Potenziati nuovamente i controlli, uomini in borghese e lettori targhe

il comandante -. Alcune autodichia­razioni risultano poco credibili e scatterann­o denunce per false attestazio­ni». E se anche questo non dovesse bastare a far diminuire le violazioni, il comando di via Castello d’Amore è pronto a mettere in campo tutte le dotazioni tecnologic­he, in particolar­e la videosorve­glianza e i lettori targhe, per intercetta­re i veicoli che compiono più di uno spostament­o al giorno. Per quei conducenti potranno scattare accertamen­ti d’ufficio.

A minacciare sanzioni è anche il sindaco Mario Conte che, sulla sua pagina Facebook, tira le orecchie ai trevigiani che non puliscono le deiezioni dei loro animali: «Non è possibile che con tutte le misure restrittiv­e in vigore, la città sia più sporca di quando è piena di gente o si trovi qualche “ricordino” non raccolto. Vi ricordo che sono in vigore le sanzioni di 400 euro per la mancata rimozione delle deiezioni. Anche in tempo di virus dobbiamo amare la città e rispettarl­a».

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Su due ruote Controlli anti contagio con agenti della polizia locale in mountain bike ma anche in borghese per stanare i furbetti

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