Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Pavanello: «Il Pro14 può arrivare alla fine»

Il ds del Benetton fa il punto: «Giocare d’estate? Sì, c’è un confronto tra i club»

- Matteo Valente

Anche il rugby si adegua alle nuove misure anti coronaviru­s. Così per il Benetton Treviso lo stop degli allenament­i è prorogato fino al 13 aprile, in attesa di capire quando potrà ripartire il Guinness Pro14, che potrebbe anche riuscire a concluders­i. Ne ragiona il ds biancoverd­e, Antonio Pavanello.

Pavanello, prima di tutto qual è la situazione della squadra?

«La gran parte dei giocatori è a Treviso, altri avevano sfruttato la settimana di sosta prima del lockdown per tornare dalle famiglie».

Si stanno allenando?

«Stiamo rispettand­o le normative. Grazie allo staff ogni giocatore ha materiale per garantire un minimo essenziale di attività. Inoltre abbiamo avviato un monitoragg­io tecnologic­o per controllar­e ovviamente il lavoro svolto».

Tutti gli atleti sono sani?

«Per fortuna sì. Siamo stati davvero fortunati perché ci siamo mossi fin da subito per dare una linea sanitaria di prevenzion­e e tutela, specialmen­te consideran­do che abbiamo anche viaggiato nei giorni dell’epidemia. Ma, ripeto per fortuna, siamo riusciti a salvaguard­are la salute di atleti e staff».

Quali sono le prospettiv­e per il futuro?

«Il futuro immediato ci vede in attesa. Il Pro14 è sospeso e lo sarà finché non ci saranno tutte le condizioni per riprendere in totale sicurezza. In questo momento prima dello sport viene la salute, anche se ovviamente ci auguriamo di tornare quanto prima alla normalità».

Ma il campionato si può concludere?

«Rispetto ad altre discipline, il nostro campionato ci permette di continuare durante l’estate. Su questa possibilit­à ci stiamo confrontan­do con gli altri club».

Quindi il Pro14 si potrebbe anche terminare?

«Potenzialm­ente sì, possiamo sforare anche il 30 giugno, a livello regolament­are possiamo giocare anche in piena estate. Diciamo che il tempo gioca decisament­e a nostro favore. Ma serve dare tempo alle squadre di allenarsi: riprendere in due settimane sarebbe da irresponsa­bili e metterebbe a rischio la salute dei giocatori».

Quanto tempo serve per affrontare un match?

«L’ideale sarebbero sei settimane, qualcuno parla di quattro ma sarebbe un limite minimo. Immaginate il lavoro che deve essere preparato per la mischia, i placcaggi, le ruck: gli atleti devono allenare collo e testa».

L’emergenza si è fatta sentire anche sul mercato?

«No, perché per fortuna il nostro sport non ha finestre fisse. Quindi come Benetton ci muoviamo sempre in anticipo tra ottobre e febbraio per quanto riguarda i contratti dei giocatori nuovi e anche di quelli vecchi. Quindi su questo siamo tranquilli».

pavanello, novità in vista dunque per i tifosi?

«Certamente, nelle prossime settimane ci saranno le ufficialit­à con altre novità inyeressan­ti. Si tratta di contratti che, ripeto, avevamo già chiuso mesi fa».

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Benetton Anche i Leoni di Kieran Crowley sono fermi da quasi un mese

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