Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il miracolo di Ada guarita a 104 anni «Il mio segreto? Cantare e pregare»
TREVISO Ogni giorno si allunga purtroppo l’elenco di chi ha perso la sua battaglia con il Covid-19. Per questo, la sua storia, è fonte di speranza per tutti. Perché Ada Zanusso quella battaglia invece l’ha vinta. E l’ha vinta a un’età, che già da sola, è un record. Ada ha infatti 104 anni. Anche se, a sentirla al telefono, lucida e precisa, non sembrerebbe. Per questo, questa nonnina dolcissima, è diventata famosa tanto che ieri, l’abbiamo intervistata tra un collegamento con il telegiornale regionale del Piemonte e quello con la trasmissione «Pomeriggio Cinque» di Barbara D’Urso.
Ada vive nella residenza per anziani «Maria Grazia» della fondazione Cerino Zegna di Lessona, in provincia di Biella dove si è trasferita da giovane sposa con il marito Angelo Brisotto. Ma è nata a Vallio, frazione di Roncade dove da bambina, come ama ricordare, durante la prima guerra mondiale, in braccio alla mamma vide in un ospedale da campo Armando Diaz che incoraggiava i feriti. Il 17 marzo ha iniziato a stare male, febbre alta e difficoltà respiratorie. Ma quando il tampone, una settimana dopo, ha confermato la positività lei stava già guarendo tanto che non è stato necessario trasferirla in ospedale. E ora si è completamente ristabilita.
Signora Ada come si sente adesso che tutto è passato?
«Sto benissimo. Mangio e bevo come tutti gli altri ospiti della casa. Anche oggi a pranzo (ieri per chi legge) ho mangiato tutto quello che mi hanno portato.
Ha avuto paura nel periodo in cui è stata malata?
«No. Alla mia età non si ha più paura di nulla. Mi sono sempre fatta coraggio da sola. Posso dire che per superare la malattia ho avuto soprattutto molta fede».
Fede?
«Sì sono molto devota. Recito sempre il rosario e prego. Perché la fede mi ha aiutato sempre nella vita e anche questa volta».
Lei vive da tanto tempo in Piemonte ma è originaria di Roncade. Se lo ricorda il suo paese?
«Certo che me lo ricordo. Roncade è un bel paese, io però voglio precisarlo, sono nata in una piccola frazione che si chiama Vallio. Lì ho conosciuto mio marito Angelo e ci siamo sposati. Mi manca ogni tanto la mia terra. Ci penso spesso».
Come passa le giornate?
«Adesso non faccio grandi cose. Guardo la televisione, parlo con le mie amiche. E qualche volta cantiamo tutte insieme così ci tiriamo su il morale».
Dal 4 marzo, quando hanno chiuso l’accesso alla residenza per paura del contagio, lei non vede più i suoi tre figli Anna, Paola e Giampiero (il primogenito Antonio non c’è più). Le mancano? Riesce a sentirli?
«Mi mancano tantissimo, anche i miei nipoti e pronipoti. Li sento al telefono ma spero che questa brutta cosa passi presto. Che torni tutto come prima così potrò riabbracciarli».
Signora Zanusso fino a pochi anni fa lei viveva ancora da sola. Ci racconta qual è il suo segreto? Cos’è che l’ha aiutata ad arrivare a 104 anni così forte da riuscire a vincere anche il Coronavirus?
Sto benissimo, mangio e bevo come sempre, anche oggi ho finito tutto quanto
«Non lo so. Forse è stata la fede che mi ha dato forza e il coraggio per andare avanti ancora. O forse lassù qualcuno si è dimenticato di me».