Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Divieti, multati in 100 nel weekend Festività pasquali: via a super-controlli
BELLUNO Ancora sanzioni dai controlli per il rispetto dei decreti anti-contagio e il Soccorso alpino lancia un monito: «Se uscite di casa ci mettete in difficoltà». Le multe aumentano. Le Forze dell’ordine, da lunedì a domenica della settimana scorsa, hanno controllato 4.663 persone e sanzionate 226 (44 in più della settimana precedente). Il picco nel weekend: 51 sanzioni sabato, 47 domenica, un totale di 98. Si dimezzano, invece, quelle riguardanti gli esercizi commerciali che scendono da sei, nella settimana dal 23 al 29 marzo, a tre. E proprio domenica un cinquantenne di Ponte nelle Alpi è rimasto incrodato a circa 1.700 metri sul Monte Serva. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, insieme al Soccorso alpino di Longarone e Belluno, l’ha individuato, recuperato col verricello e trasportato a valle. «Non giudico il comportamento, ma voglio che le persone capiscano una cosa — ha spiegato Alex Barattin, delegato della zona Dolomiti Bellunesi per il Soccorso alpino (Cnsas) — La voglia di uscire e fare escursioni in montagna rischia di stressare ancora di più il sistema sanitario. Le procedure d’intervento sono già complicate in generale, così lo diventano ancora di più perché al rischio della montagna si aggiunge quello del contagio, oltre a creare assembramenti necessari per recuperare una persona in pericolo». In vista delle festività pasquali la Prefettura intensificherà i controlli del territorio con ben 870 pattuglie su strada e 1.700 unità di personale impiegate. Saranno monitorate soprattutto le vie di accesso alle località turistiche, con posti di controllo lungo l’«Alemagna» e la Regionale 203 «Agordina». «In campo tutte le risorse a disposizione — ha sottolineato il prefetto Cogode — Evitiamo spostamenti per motivi diversi da quelli previsti dalla normativa emergenziale che, oltre ad essere vietati, potrebbero essere un grave rischio per la salute di sé e degli altri».
Barattin (Cnsas) Non fate come l’incrodato di domenica: stressate la sanità e rischiate di far infettare