Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Prestiti a interesse (quasi) zero per le partite iva e imprenditori
Ca’ Sugana firma con Confidi e CentroMarca Banca il protocollo. Tasso fisso allo 0,7%
TREVISO La firma di ieri del protocollo con i Confidi e CentroMarca Banca è solo il primo passo: «Siamo già pronti a finanziare Treviso Fund 2, con altri stanziamenti a favore delle imprese della nostra città – annuncia il sindaco Mario Conte – e stiamo lavorando a una fase 3 destinata a una specifica categoria in sofferenza, per essere ancora più puntuali ed erogare aiuti e crediti su misura».
Si comincia con le partite Iva e da lunedì all’imprenditore basterà rivolgersi ai consorzi di garanzia o alla banca convenzionata (ed eventuali altre aderenti) per avviare l’istruttoria della domanda di fido semplificata: sono già 70 le aziende che hanno dimostrato interessamento. Il Comune di Treviso ipotizzava di poter intervenire, con cifre diverse fra i 10 e i 35 mila euro, per circa 120 soggetti con lo stanziamento di 200 mila euro per generare 2,5 milioni di liquidità per le partite iva. Ne serviranno di più: solo in centro storico ci sono centinaia di bar, ristoranti, osterie e caffetterie, per non parlare di negozi e botteghe. Il tutto va moltiplicato, a migliaia, per il territorio comunale.
Treviso Fund cerca di accelerare la burocrazia e il sindaco confida che una buona parte delle attività possa riaprire dopo il 18 maggio, senza attendere giugno. «Rifinanziarlo è doveroso. In attesa che lo Stato faccia lo Stato, noi lavoriamo al massimo delle nostre possibilità. Questo progetto è unico nel suo genere, primo in Italia, un modello veneto, aiuti alle imprese chilometri zero, con tempi certi e risposte concrete – dice Conte -, da altre province ci hanno già chiesto informazioni per poter applicare lo stesso intervento. L’auspicio è che molti qui a Treviso possano entrare a far parte del nostro protocollo». Al protocollo hanno aderito i Confidi di artigianato, industria, commercio e turismo (Trevigianfidi, Canova Cooperativa Artigiana di Garanzia della Marca Trevigiana, Consorzio Veneto Garanzie – Confartigianato, Fidimpresa & Turismo Veneto) e Cmb. Attraverso un accordo con i Confidi verrà concessa una garanzia del 50% sul finanziamento richiesto un tasso di interesse bancario fisso dello 0,7%. Ovviamente, sottolinea il vicesindaco Andrea De Checchi, il fondo sarà a disposizione per chi è stato danneggiato dalle chiusure dovute al contenimento del Covid: «Il nostro contributo è legato all’emergenza, no a ristrutturazioni aziendali. È ossigeno per le partite iva che devono ripartire». E anche la banca sottolinea: «Ogni richiesta sarà valutata, non sono soldi regalati, sono i risparmi dei cittadini. Non li eroghiamo a occhi chiusi». In queste settimane di crisi, la Cmb rivela di essere stata sommersa di richieste per i finanziamenti garantiti dallo Stato, duemila delle quali per la sospensione dei mutui, da parte di tutte le categorie economiche, ma in in particolare da quelle che hanno subito il lockdown più restrittivo. Treviso Fund diventa quindi un aiuto in più, con rapidità e liquidità immediata. «Siamo vicini alle imprese, vogliamo aiutarle a mantenere una condizione di attività - chiude il presidente dell’istituto di credito Tiziano Cenedese -, tornare in attività ripristinerà un circuito virtuoso. Gli imprenditori potranno rimettersi in moto e riguadagnare il terreno perduto. Il lavoro è un elemento fondamentale per questo territorio, perché produce ricchezza, benessere e serenità per le famiglie».