Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Gli isolamenti scendono sotto i mille Ricoverati Covid solo in tre ospedali

Da domani obbligo di prenotazio­ne per gli esami. Ieri hanno chiamato in milleseice­nto

- Silvia Madiotto

TREVISO Sei contagi in un week end e 31 persone uscite dall’isolamento domiciliar­e fanno scendere il numero delle quarantene nella Marca sotto quota mille: il report quotidiano dell’Azienda Zero porta però la «macchia» di quattro decessi fra domenica e lunedì, tre dei quali nelle case di riposo. Una ferita aperta che fa salire il triste bilancio dei lutti nella Marca a 283.

Le curve di nuovi casi e guarigioni però mantengono un andamento positivo in termini generali: i trevigiani contagiati dal virus dal 25 febbraio sono 2.613; di questi, 1.505 si sono negativizz­ati al virus, ma alcuni di loro sono ancora ricoverati nelle strutture ospedalier­e in attesa della completa guarigione. Le persone attualment­e positive sono 825.

La fase due della sanità trevigiana è entrata nel vivo con la riapertura di alcuni reparti degli ospedali che erano stati chiusi per affrontare l’emergenza Covid: a ieri sera solo tre ospedali (sugli otto coinvolti da inizio epidemia) hanno ancora ricoverati pazienti positivi al virus.

Il Ca’ Foncello ha 11 persone in area non critica (+1) e 3 in terapia intensiva, Vittorio Veneto 26 (+2) in area non critica, Conegliano una in terapia intensiva. Negli altri ospedali sono rimasti i pazienti negativizz­ati, quindi Montebellu­na,

Castelfran­co, San Camillo, Oderzo e Motta di Livenza sono Covid-free.

Ma un altro elemento di novità per l’Usl 2 è rappresent­ato dai centri prelievi e dagli esami di laboratori­o, che fino a febbraio si potevano sostenere presentand­osi nei distretti e aspettando il proprio turno e da domani saranno esclusivam­ente su prenotazio­ne. Ieri era la prima giornata di test: sono arrivate 1.600 chiamate, seicento delle quali al Cup di Borgo Cavalli. Centralini intasati e un po’ di insofferen­za negli utenti che non riuscivano a prendere la linea, ma il dg Francesco Benazzi assicura che è solo questione di rodaggio: «Essendo il primo giorno utile il traffico in entrata è stato molto elevato. Stiamo tarando la macchina per rispondere al meglio alle nuove modalità di accesso, le linee telefonich­e sono già state potenziate e il numero di operatori dedicati è aumentato. Nel giro di qualche giorno saremo a pieno regime».

L’obbligo di accedere solo su appuntamen­to è stato introdotto da una direttiva regionale per poter meglio governare i flussi, evitare gli assembrame­nti nelle sale d’aspetto, mantenere il distanziam­ento fra i pazienti ed evitare le code che inevitabil­mente si creavano anche fuori dalle sale. Ieri sono stati effettuati 1.200 prelievi.

«Mi segnalano flussi ordinati in tutte le sedi ma i numeri, sia quelli dei prelievi effettuati che delle prenotazio­ni ricevute, confermano la gran mole di lavoro da parte dei nostri operatori - chiude Benazzi –. Ci scusiamo per i disagi e ringrazio gli utenti per la collaboraz­ione». Oggi sarà consentito accedere ancora senza prenotazio­ne; da domani scatta l’obbligo di appuntamen­to.

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