Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Canova, il comitato gioca la carta Costa
Dopo l’ok della Via, Ca’ Sugana esulta, Save/AerTre fa i conti con il Covid
TREVISO Esulta il Comune di Treviso per il pronunciamento della Via nazionale che ripristina il masterplan dell’aeroporto Canova, così com’era prima di essere fermato da un ricorso. Ma il comitato «No aeroporto» non molla e fa capire che i giochi non saranno chiusi prima del pronunciamento del ministro all’Ambiente Costa, che invece quel ricorso l’aveva accolto.
Mentre la Marca si divide di nuovo a metà, fra chi sostiene e attende lo sviluppo dello scalo e chi lo ritiene un’infrail struttura inquinante e dannosa, il mondo intorno è cambiato. I voli sono praticamente azzerati da fine febbraio, sospesi da marzo, il turismo è stato schiacciato dal macigno dell’emergenza Covid-19, gli aeroporti sono in difficoltà. Save e AerTre fanno sapere che sì, il masterplan potrà ripartire, ma tempi e modi non possono godere di alcuna certezza: «L’iter di approvazione è ancora lungo, ci vogliono altri passi formali fino alla conformità urbanistica – è la premessa -. Non è stato deciso se masterplan sarà rivisto ulteriormente, ciò dipenderà dalle esigenze legate ai volumi di traffico che verranno autorizzati. E per quanto riguarda la riapertura di Treviso, non è possibile fare ragionamenti concreti in assenza di un quadro generale più chiaro della situazione degli aeroporti».
Insomma, manca più di qualche tassello per dire che il Canova riuscirà a portare a casa i 53 milioni di investimento che Save aveva messo sul piatto. L’assessore all’ambiente Alessandro Manera sembra ottimista: «In attesa delle conferme ufficiali possiamo dire di esserci battuti come leoni in tutti i tavoli tecnici per dare la possibilità al gestore di completare il masterplan con opere di compensazioni ambientale che rendano lo scalo trevigiano sempre più efficiente e meno impattante. Ma chiederei il conto politico, economico e ambientale a Movimento 5 Stelle e alleati». Il riferimento è al ministro e agli esponenti grillini che avevano dato battaglia al Canova. E infatti il comitato, da loro sostenuto, sottolinea: «Lo stato della procedura di Via risulta ancora in fase di “supplemento istruttoria tecnica” e comunque dovrà essere autorizzata dal ministro».
L’ampliamento
Al momento è difficile fare una previsione sulla ripresa dei flussi turistici dei passeggeri