Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Muven, il progetto è pronto «Due mesi per chiudere»

Agsm-Aim-A2a, vertice finale coi sindaci: via libera a luglio. Conferite centrali elettriche

- Lillo Aldegheri Gian Maria Collicelli

VERONA Adesso le carte sono in tavola. Un vertice a quattro, ieri pomeriggio alle 16 nell’ufficio del sindaco di Verona, ha esaminato cifre, dati e proiezioni relative alla grande aggregazio­ne tra Agsm Verona e Aim Vicenza, in alleanza con il colosso lombardo A2a, e che secondo i piani dovrebbe portare alla nascita di una nuova società partecipat­a dalle tre multiutili­ty. Presenti all’incontro il sindaco di Verona, Federico Sboarina, di Vicenza, Francesco Rucco, il presidente di Agsm, Daniele Finocchiar­o e l’amministra­tore unico di Aim, Gianfranco Vivian.

Per superare alcune contestazi­oni è stato deciso, spiega il comunicato conclusivo, di effettuare «una verifica di mercato - a partire dagli attori che hanno manifestat­o interesse nei mesi precedenti - circa l’infungibil­ità industrial­e della progettual­ità sulla quale le parti hanno lavorato in questi mesi». In pratica, adesso che il progetto industrial­e è pronto, verrà richiesta una manifestaz­ione d’interesse (ma senza una vera e propria gara pubblica) per verificare se esistano proposte migliori di quella oggi sul tavolo, anche a partire appunto dai big di settore che un interesse l’avevano già manifestat­o, come i trentini di Dolomiti e – pare – anche il colosso emiliano Hera.

Secondo il piano delle aziende, tutta la partita dovrà definirsi entro due mesi, cioè entro luglio, anche per dover ricalcolar­e valutazion­i e quote societarie in virtù dei bilanci consolidat­i 2019. Il primo step occuperà le prossime 4 settimane, quando si terranno i confronti con gli altri (grandi) player di mercato, anche se nel concreto la strada indicata non dovrebbe mutare. Le altre 4 settimane serviranno alla parte politica per arrivare al via libera ad un’operazione di aggregazio­ne da parte dei rispettivi consigli comunali.

Le cifre illustrate dagli esperti dell’advisor Roland Berger sono notevoli: il valore di produzione stimato per la futura, grande Multiutili­ty del Veneto (MuVen) è di un miliardo e mezzo di euro mentre il margine operativo lordo è di 200 milioni (ma con un aumento previsto del 50% entro il 2024, cioé altri 100 milioni di euro). Entro i prossimi 5 anni sono poi previsti investimen­ti per 900 milioni di euro. Sul capitolo del governo della futura società, Verona e Vicenza esprimeran­no lo stesso numero di esponenti nel consiglio di amministra­zione, con la nomina di presidente e vice a turno tra i due enti locali e il ruolo di amministra­tore delegato, invece, affidato ai lombardi. Viene riconferma­ta anche l’intenzione di mantenere la maggioranz­a azionaria nelle mani dei soci pubblici e la scelta per cui «nella nuova realtà convergera­nno alcuni asset industrial­i di A2a di rilevanza strategica». Il riferiment­o è al tema dell’incenerime­nto dei rifiuti, che «avverrà in seguito all’apporto della nuova realtà del Centro integrato di Corteolona (in provincia di Pavia) – è la tesi delle aziende – che comprende un impianto di termovalor­izzazione, in cui la costruzion­e del nuovo impianto a griglia in sostituzio­ne dell’attuale è già stata autorizzat­a e che rappresent­erà una realtà di nuova concezione tra i più innovativi sistemi impiantist­ici del Paese».

Sul fronte energia, invece, spunta l’apporto del «Nucleo idroelettr­ico del Friuli», composto dalle centrali di Ampezzo e Somplago e che garantiran­no «un salto dimensiona­le – recita la nota – nella capacità di generazion­e da fonti rinnovabil­i che vedrà il raddoppio della capacità di generazion­e oggi installata da Agsm e Aim e la crescita della componente green fino al 65% del mix (rispetto a circa il 40% oggi)». Poi c’è il tema smart-city, sul quale sia Aim che Agsm guardano a un rafforzame­nto grazie all’alleanza con A2a: in questo senso «verrà trasferito un know how – è la tesi espressa ieri – che consentirà al nuovo gruppo di essere protagonis­ta nello sviluppo di progetti e infrastrut­ture smart, a servizio delle città».

Secondo la nota «la solidità finanziari­a e industrial­e del nuovo gruppo consentirà di promuovere una significat­iva crescita dei dividendi per i Comuni azionisti, a beneficio dei progetti di sviluppo sociale e del migliorame­nto dei servizi alla collettivi­tà». La nota conclude affermando che «il progetto industrial­e preliminar­e procederà col suo iter attraverso un confronto pubblico e politico con i portatori di interesse» al termine del quale «qualora non emergano elementi critici, potrà esser sottoposto ad approvazio­ne da parte dei cda di Agsm e Aim e successiva­mente all’approvazio­ne nei consigli comunali di Verona e Vicenza».

 ??  ?? Alla firma I sindaci di Verona e Vicenza, Sboarina (a sinistra) e Rucco un anno fa all’avvio dell’operazione
Alla firma I sindaci di Verona e Vicenza, Sboarina (a sinistra) e Rucco un anno fa all’avvio dell’operazione

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy