Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

I Leoni di corsa in Ghirada «Sì, è una botta di felicità»

Il ds Pavanello: organizzat­i al meglio, se il Pro14 riprende saremo pronti

- Matteo Valente

Cinque campi a disposizio­ne. L’erba che si schiaccia sotto i piedi, passo dopo passo. Nuove sensazioni che profumano di libertà, dopo due mesi di inattività. E poco importa se non si può ancora lavorare assieme con la palla ovale sotto il braccio: la ripresa degli allenament­i in casa Benetton rugby ha il sapore della ripartenza per gli atleti e lo staff tornati a lavoro mettendosi alle spalle due mesi di inattività.

«Per i ragazzi che sono venuti in Ghirada a correre è stata una botta di felicità, senza dubbio — assicura il direttore sportivo biancoverd­e, Antonio Pavanello — dopo tante settimane chiusi in casa a tenersi un minimo in forma, fa piacere ritrovarsi in campo. Anche se è evidente come sia una situazione molto strana: perché ci siamo ritrovati, tenendo le distanze imposte, ma non possiamo ancora vivere la cosiddetta vita da spogliatoi­o». In Ghirada sono rientrati praticamen­te tutti i giocatori a disposizio­ne, ad eccezione dei tre sudafrican­i, ancora bloccati a casa dalle severe misure di controllo all’emergenza del loro Paese. «Mancano solo loro tre, perché il lockdown in Sudafrica è ancora molto severo e non ci sono voli per poter arrivare – conferma Pavanello – per fortuna lì gli spazi non mancano e quindi possono comunque tenersi allenati».

Perché in questi primi giorni di lavoro i Leoni stanno riattivand­o tutta la parte atletica, ridotta al minimo dall’emergenza sanitaria, sfruttando nel migliore dei modi gli spazi della struttura di via del Nascimben. «L’organizzaz­ione di questi giorni è stata l’elemento fondamenta­le per poter ripartire – assicura il direttore sportivo del Benetton – abbiamo cinque campi a disposizio­ne, ma ogni atleta ha un proprio spazio e un tempo dedicato per svolgere il personale lavoro quotidiano. Il tutto sotto un attento controllo che non vi siano contatti, insomma in piena sicurezza. Alla qualità del lavoro ovviamente ci pensano i nostri preparator­i». La fase di riattivazi­one continuerà anche in questa settimana, in attesa di conoscere quai saranno le decisioni del Pro14 per concludere la stagione: i margini infatti per ipotizzare una conclusion­e non mancano. «Non abbiamo una particolar­e pressione sul lavoro di preparazio­ne, l’importante ora è riprendere un po’ di feeling con il campo. Poi è ovvio che ci sia l’interesse da parte di tutti per finire la stagione, anche perché non mancano i risvolti dal punto di vista economico. Ma è evidente che se per motivi di sicurezza e salute non si potrà concludere la stagione, le ragioni economiche passeranno in secondo piano. Il Pro14 si è preso del tempo per decidere e assieme stiamo monitorand­o la situazione dei vari Paesi coinvolti».

Più passa il tempo però, meno gare si potranno disputare. Ed ecco dunque spuntare l’ipotesi di un finale di stagione fatto di derby locali, prima di un playoff da svolgere in piena estate. «Diciamo che al momento ci sono al vaglio diverse soluzioni, più passa il tempo, meno ipotesi restano valide». Nei prossimi giorni la società ufficializ­zerà gli ultimi accordi per la nuova stagione. «Sono accordi già conclusi da tempo e che devono solo essere annunciati. Se giocheremo dopo il 1 luglio, allora i nuovi tesserati faranno già parte del progetto tecnico del Benetton». 

Il centro tecnico

«Le possibilit­à offerte dalla Ghirada facilitano le cose: lo staff tecnico sovrintend­e al tutto»

Il futuro prossimo

«Le possibilit­à per finire la stagione ci sono ma più tempo passa meno chance restano»

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Pro14 Il Benetton attende di capire con quali modalità si progetta il riavvio del torneo, durante i mesi estivi

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