Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Meno ombrelloni «Ma agli stessi prezzi»

- Di Andrea Rossi Tonon

Cinque metri di distanza che in qualche caso diventano otto (e parliamo di Bibione che vuole fare le cose in grande). Le spiagge riorganizz­ano per garantire la sicurezza e promettono gli stessi prezzi nonostante i maggiori costi.

VENEZIA Metà degli ombrelloni ma stessi prezzi dell’anno scorso. Il litorale veneto si prepara all’estate 2020, quella del distanziam­ento sociale e della sanificazi­one continua. Lo fa testando l’allestimen­to di tratti di spiaggia più o meno grandi, provando e riprovando procedure destinate a diventare rituali, organizzan­do i controlli del territorio.

Nelle prossime ore anche la Regione Veneto, dopo Emilia Romagna, Marche e Abruzzo, dovrebbe approvare il protocollo per la riapertura degli stabilimen­ti balneari. Il documento sarà il risultato della valutazion­e delle proposte di operatori e amministra­zioni ma anche dell’analisi di rischio e delle misure di contenimen­to del contagio elaborate da Inail e Istituto Superiore di Sanità.

La principale indicazion­e è quella sulla distanza tra ombrellone e ombrellone, a cui si arriva con la mascherina sul volto. Per Inail e Iss si dovrebbero assicurare 5 metri tra le file di sdraio e lettini mentre tra gli ombrelloni bisognerà mantenerne 4 e mezzo. Sulle spiagge venete il riferiment­o sarà quello dell’area: 16 metri quadrati per ogni posto. A Bibione si sono già organizzat­e piazzole di 54 metri quadrati oppure un distanziam­ento di 8 metri tra gli ombrelloni.

A Caorle, che in questi giorni ha seminato una manciata di picchetti, hanno stimato di garantire una distanza compresa tra 5 e 9 metri. A Jesolo, che partirà

Berton

Meno posti e ci faremo carico dei maggiori costi di sanificazi­one e sorveglian­za

domani, le piazzole dovrebbero avere una forma più allungata ma nel rispetto dell’area di 16 metri quadrati.

Tutto ciò porterà inevitabil­mente a un numero minore di postazioni. «Possiamo stimare una riduzione della capacità in termini di ombrelloni di circa il 40%» spiega Alessandro Berton, presidente Unionmare Confturism­o Veneto. Nonostante questo il prezzo non dovrebbe variare. «La tendenza – riprende Berton - è quella di mantenerlo inalterato rispetto al 2019 nonostante i maggiori costi derivanti da sanificazi­one e sorveglian­za».

Inail e Iss consiglian­o poi di numerare le postazioni, prassi già in uso sulla costa veneta, e associare utente a ombrellone con una registrazi­one per monitorare la capacità dei servizi. Quasi certamente il posto si prenoterà al telefono o via app, altra modalità che da Bibione a Rosolina si studia da settimane.

La sanificazi­one di spazi e attrezzatu­re dovrà essere ripetuta più volte nel corso della giornata. Nel caso specifico di sdraio e lettini si dovrà effettuare comunque alla fine di ogni utilizzo, se per esempio si dovessero pensare due turni di accesso. I chioschi, secondo gli istituti nazionali, dovranno rispettare le norme previste per bar e ristoranti ma sul litorale veneto potrebbero effettuare il servizio direttamen­te al posto spiaggia. Altro tema dibattuto è quello delle aree libere. Secondo Inail e Iss chi porterà con sé ombrelloni e sdraio dovrà sistemarli a non meno di 2 metri dai vicini. «Noi stiamo pensando a dei picchetti, senza il resto delle attrezzatu­re, così da definire già le distanze», spiega il sindaco di San Michele e Bibione Pasqualino Codognotto. Per sapere chi dovrà vigilare è necessario attendere il protocollo regionale ma nel frattempo Berton chiede a Regione e

Conferenza dei sindaci «regole uguali per tutte le località». Il documento nazionale vieta infine «la pratica di attività ludicospor­tive, assembrame­nti e giochi di gruppo».

«I balneari sono prontissim­i a ripartire in sicurezza ben sapendo che questa sarà la principale esigenza degli ospiti delle nostre strutture, tuttavia è necessario applicare anche il buon senso e consentire la sostenibil­ità economica delle misure di prevenzion­e» commenta il presidente regionale Fiba Confeserce­nti Lorenzo Vallese, critico sulle misure previste da Inail e Iss ma favorevole alle prenotazio­ni per gli stabilimen­ti.

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