Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
De Longhi senza crisi Banca Ifis in utile
VENEZIA Il colosso veneto del piccolo elettrodomestico De’ Longhi chiude il primo trimestre con un utile di 11 milioni di euro, in flessione dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ma che, se conteggiato senza valutare i costi straordinari collegati all’emergenza Covid-19, sale a 14,4 milioni, ossia del 3% superiore al dato di 12 mesi fa. I ricavi hanno raggiunto i 393,3 milioni, +4,6%, con accelerazioni in tutte le aree del mondo tranne che in Medio Oriente, Africa e India. Questo, è spiegato, sia per le prime ricadute della crisi dei mercati petroliferi sia per la chiusura dei canali di approvvigionamento dei prodotti dalla Cina a causa dell’espandersi dell’epidemia. Per i prossimi mesi le attese sono di un ulteriore impatto negativo sulle vendite connesso alla chiusura di larga parte dei punti di distribuzione tradizionali. L’effetto sarà tuttavia attenuato dalla crescita dei canali e-commerce.
Giornata di conti di inizio anno, ieri, anche per Banca Ifis, l’istituto di Mestre che registra al 31 marzo un utile netto per 26,4 milioni, in calo dell’11,7% sul valore rilevato alla stessa data del 2019. Il margine di intermediazione si attesta a 106 milioni (-8,6%) e questo viene attribuito in via quasi esclusiva alle conseguenze della chiusura delle attività a causa della pandemia. In particolare, il blocco dell’operatività dei tribunali ha di fatto impedito lo svolgersi delle procedure legali per precetti, pignoramenti e ordinanze di assegnazione somme. Il solo segmento dei crediti deteriorati vede ridotto il margine a 43,2 milioni (30%).
Fra gli eventi successivi alla chiusura del trimestre si segnala la presentazione di un’offerta vincolante per l’acquisizione del 70,77% del capitale sociale di Farbanca (asset in precedenza di Banca Popolare di Vicenza), e l’ingresso in una fase di trattativa esclusiva fino al 29 maggio.