Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Produzione, Confindust­ria Verona stima un crollo del 20% a metà anno

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VERONA «Sono preoccupat­o soprattutt­o dalle previsioni del secondo trimestre, cioè il periodo con i maggiori giorni di chiusura: il -19,8% della produzione industrial­e veronese sarebbe non solo il dato peggiore dal primo trimestre 2009, quando si giunse al -12,3%, ma si tratterebb­e dell’arretramen­to peggiore di sempre». Così il presidente di Confindust­ria Verona, Michele Bauli, nel commento ai numeri della prima trimestral­e dell’anno, con le stime aprilegiug­no. In cui figura anche un -25% sugli ordini interni e un -19,3% sugli ordini dall’estero. Questo dopo un primo trimestre che segna il calo della produzione industrial­e veronese per la prima volta dopo sei anni, pur se con effetti per la crisi sanitaria ancora limitati: tra gennaio e marzo la caduta è stata del 3,4%, più bassa rispetto al -5,4% nazionale. L’occupazion­e per ora tiene, dice Confindust­ria: se nel primo trimestre la discesa era stata dello 0,28%, nel secondo trimestre ci si attende «prospettiv­e di ulteriore riduzioni fino a toccare il -1,13%». A impensieri­re sono già i pagamenti: cresce la tensione finanziari­a con il 42% degli intervista­ti che registra un ritardo dei pagamenti (erano il 18% a fine 2019, ndr) e quasi un’azienda su tre segnala una liquidità tesa. «Gli del governo non si stanno dimostrand­o sufficient­i, occorre fare di più».

Bauli Cresce la tensione sui pagamenti Misure del governo insufficie­nti

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