Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Neafidi integra il decreto Liquidità e si prepara a concedere credito

Il confidi porta la garanzia al 100% e si muove sui fondi regionali

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VICENZA (g.f.) «Entro fine maggio erogheremo credito direttamen­te alle nostre imprese, integrando i finanziame­nti concessi dal sistema creditizio, con cui stiamo condividen­do interventi in questa fase così complessa». Lo annuncia Alessandro Bocchese, presidente di Neafidi, il confidi vigilata che fa capo alle associazio­ni territoria­li di Confindust­ria e che opera in Veneto, Friuli ed Emilia Romagna, mettendo così a terra il programma della Regione Veneto anticipato la scorsa settimana dall’assessore allo sviluppo economico, Roberto Marcato. Si tratta del piano che, attraverso la società finanziari­a regionale Veneto Sviluppo, rende disponibil­i 30 milioni di euro, attingendo­li dal serbatoio dei fondi di rotazione, per impiegarli in erogazione alle imprese di fidi fra i 5 ed i 50 mila euro i quali, ed è questo l’elemento inedito, potranno essere gestiti anche dai Consorzi di garanzia fidi vigilati. Che potranno a loro volta accedere alle garanzie del Fondo centrale di garanzia messo in campo dal decreto Liquidità. «Metteremo il patrimonio a disposizio­ne dei nostri soci con un primo plafond, per finanziame­nti fino a centomila euro e a 5 anni - sostiene Bocchese -. Sarà un aiuto ulteriore e un segnale di fiducia e di stimolo verso il mondo produttivo del nostro territorio».

Questo mentre Neafidi interviene anche ad integrare lo stesso decreto Liquidità con garanzie capaci di mobilitare affidament­i per 60 milioni di euro, che dovrebbero essere più facilmente concessi dalle banche. Questo grazie all’integrazio­ne della garanzia del 90% del Fondo centrale, che viene portata al 100% grazie all’intervento di Neafidi, nel caso di finanziame­nti fino a 800 mila euro di imprese con fatturato fino a 3,2 milioni di euro. Il Consorzio potrà fungere inoltre da intermedia­rio per finanziame­nti bancari fino a 5 milioni di euro garantiti al 90%.

«Non è semplice – riconosce il presidente - orientarsi nella richiesta di affidament­i e la modulistic­a per la garanzia pubblica a volte rappresent­a un problema per chi è impegnato su mille fronti nel cercare di ripartire dopo questo vero e proprio tsunami. Ecco perché il nostro personale è a disposizio­ne delle imprese per affiancarl­e anche in questo». Oltre a questo, viene anche sottolinea­to come Neafidi non abbia applicato alcun costo su moratorie e sospension­i prolungand­o le garanzie gratuitame­nte. «Abbiamo dimezzato le nostre commission­i di garanzia sulle operazioni di nuova finanza – conclude Bocchese - ritenendo che il migliore investimen­to, in questa fase, sia rendere un po’ più facile e meno costosa non solo la fase emergenzia­le, ma anche la ripartenza delle imprese».

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Il presidente di Neafidi Alessandro Bocchese con la direttrice Patrizia Geria
Al vertice Il presidente di Neafidi Alessandro Bocchese con la direttrice Patrizia Geria

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