Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il segreto dei paesi covid-free
Solo il 3,7% dei comuni veneti non ha mai registrato contagi. Viaggio tra i segreti dei paesi Covid-Free.
Ariano è un paese nel profondo Polesine adagiato sulle rive del Po, a un tiro di schioppo dall’Emilia Romagna. Oggi è terra di contadini e artigiani. In passato, invece, era abitato soprattutto da zanzare che, fino ai primi decenni del secolo scorso, contribuirono a falcidiare le piccole comunità residenti. Per secoli, in questa zona, la malaria ha fatto migliaia e migliaia di vittime. Una su tutte, quel Dante Alighieri che qui soggiornò nell’estate del 1321: stando alla leggenda, fu proprio in questo viaggio che contrasse la malattia che lo portò alla morte.
La Storia, però, ha giravolte inaspettate. E così, quello che fu il paese decimato dalla malaria (ma qui colpì duro anche la peste), oggi resiste nell’ambitissimo club delle città «Covid-free»: finora, nessuno dei suoi 4mila abitanti ha mai contratto il coronavirus.
Dei 563 comuni del Veneto, solo 21 non hanno dovuto fare i conti con la pandemia: appena il 3,7 per cento. Di questi, nove sono in provincia di Rovigo, quattro nel Bellunese e nel Vicentino, tre nella Marca e uno soltanto nel Veneziano. Tutte le comunità delle province di Padova e Verona, invece, hanno dovuto affrontare la pandemia.
Ma allora, qual è il segreto? Se l’è chiesto anche il governatore Luca Zaia: «Su questa situazione abbiamo idee diverse - ha detto alcune settimane fa - per questo ho posto il quesito al mondo scientifico. Sono fattori che vanno analizzati dal punto di vista epidemiologico». L’idea era di indagare su questa sorta di «immunità» di cui sembrano godere alcune zone. Purtroppo l’iniziativa si è subito arenata e di studi non ne sono partiti, anche perché gli scienziati contano di ottenere le risposte che cercano dai test genetici svolti su chi il virus l’ha invece dovuto combattere, a partire dagli abitanti di Vo.
«Credo abbia influito il fatto che, da noi, il “distanziamento sociale” è la normalità», ipotizza il sindaco di Ariano, Luisa Beltrame. «Il territorio è molto vasto e qui mediamente vivono 52 abitanti per chilometro quadrato, un numero bassissimo. Per fare un esempio, nel vicino paese di Corbola i residenti per chilometro sono 162». A contribuire a tenere alla larga il virus, probabilmente, è stato anche il limitato tasso di contagi registrato nell’intera area del delta del Po.
Tra i comuni «graziati» c’è Castelguglielmo, nell’Alto Polesine. «Potrebbe aver inciso la bassa dinamicità della popolazione», azzarda il sindaco Maurizio Passerini. «Abbiamo un numero elevatissimo di anziani, che quindi si spostano poco e raramente escono dal paese. Anche i giovani lavorano per lo più nelle aziende della zona. Evidentemente questo ha limitato le occasioni di importare il virus».
L’elenco dei paesi Covidfree è composto da realtà piccole o medio-piccole. Se quella col numero di residenti più elevato è Ariano, la meno abitata è Laghi (Vicenza), che coi suoi 129 abitanti è anche il comune più piccolo dell’intera regione. Se qui ha influito il naturale isolamento della comunità - distribuita tra tante piccole contrade e casolari solitari - più difficile trovare una spiegazione dell’«immunità» conquistata (almeno finora) da Cona, la cittadina della provincia di Venezia conosciuta soprattutto per aver ospitato il più grande centro di accoglienza per profughi della regione. Secondo il sindaco Alessandro Aggio, la ricetta è composta da ingredienti diversi: «Uno stile di vita sano, l’aria buona della campagna, il buonsenso delle persone e, soprattutto, tanta fortuna».
La casualità, sicuramente, ha avuto un ruolo importante nel preservare i 21 comuni Covid-free. «Magari da noi il contagio può essere stato sfavorito dal fatto che, una volta chiuso il museo del Canova, non esistono altri luoghi di forte aggregazione», dice il sindaco di Possagno, Valerio Favero. Solo un’ipotesi. Perché alla fine anche lui alza le mani: «La verità è che non esiste la bacchetta magica e quindi temo non ci sia un motivo per cui alcune comunità sono state travolte dall’emergenza mentre altre, del tutto simili per dimensioni, ne sono state soltanto sfiorate. A volte le cose, vanno così».
La verità è che non esiste la bacchetta magica per salvare un paese, a volte le cose vanno così
Stile di vita sano, aria buona della campagna, ibuonsenso delle persone e, soprattutto, tanta fortuna