Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Medici in fila per poche mascherine
Da via Salvo d’Acquisto a via Giberti, in centro città a Verona, a mettersi in fila, pazientemente, sono stati medici di famiglia, ospedalieri, dentisti e specializzandi, tutti ad aspettare ore per un pugno di mascherine e FFP2. E qualcuno ha aspettato invano.
La corsa alle mascherine non riguarda solo i comuni cittadini, che le devono indossare obbligatoriamente fuori casa, e i farmacisti, chiamati a reperirle. Il problema tocca pure i medici, sia quelli di famiglia sia gli ospedalieri, come pediatri e dentisti, disposti a fare letteralmente la fila per averle.
È successo, non senza qualche intoppo, a Verona martedì mattina: fuori dalla sede provinciale dell’Ordine dei Medici, nella centrale via Giberti, si è formata una coda di trecento camici bianchi. Il motivo? Erano in distribuzione cinquemila mascherine del tipo FFP2: si tratta del modello che offrono maggiore protezione a chi visita ed è quindi molto ambito dagli specialisti. Non sono economiche quanto quelle chirurgiche: in farmacia le si trova tra gli 8 e i 10 euro al pezzo, l’Ordine ne aveva ricevuto uno stock gratuito dalla Protezione civile nazionale, decidendo di assegnarne dieci a testa a quanti si sarebbero presentati.
Ma la risposta è stata maggiore del previsto e le mascherine sono andate esaurite in fretta, lasciando molti senza nonostante la lunga attesa, anche perché tanti medici si erano presentati con deleghe dei colleghi. «Ci scusiamo per il disagio — è stata la risposta del presidente dell’Ordine scaligero, Carlo Rugiu — abbiamo fatto solo da distributoriL’episodio dimostra come molti colleghi abbiano disperato bisogno di dispositivi di protezione, difficilmente reperibili e costosi».