Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Locali, super plateatici e notti bianche

Treviso, più spazi esterni anche ai negozi (a costi dimezzati). Il piano del Comune

- Madiotto

TREVISO Il Comune di Treviso prende in mano la questione plateatici, che diventano uno degli elementi forti nel piano di rilancio delle attività commercial­i in città. Per bar e ristoranti si preannunci­a un dimezzamen­to della Cosap, la tariffa sul plateatico, a fronte di un possibile allargamen­to dello spazio. Il gestore presenterà il piano e, se congruo, in dieci giorni, promette Ca’ Sugana, arriverà l’ok. Il sindaco Conte ha poi rilanciato: sarà un’estate di notti bianche.

L’idea delle notti bianche era stata lanciata ancora a inizio marzo, quando si sperava che il lockdown sarebbe durato qualche settimana, magari un mese. Dovevano tenersi nei primi giorni di maggio ed è evidente che non si possono fare per diversi motivi, non ora che gli assembrame­nti sono ancora vietati e i grandi eventi rimangono sospesi. Ma Ca’ Sugana se l’è tenuto stretto, quel concetto di rinascita all’aperto, e le notti bianche saranno al centro della programmaz­ione: non solo per i locali, ma anche per i negozi. «Negozi all’aperto, sì» afferma sorridendo sotto la mascherina il sindaco Mario Conte. «Le misure che adottiamo seguono la strada del sostegno alle attività, la semplifica­zione e sburocrati­zzazione. Sono orgoglioso di Treviso, della risposta dinamica e propositiv­a data agli imprendito­ri e ai cittadini».

Le estensioni di orario saranno applicate a bar, ristoranti e osterie, così come a negozi, botteghe, artigiani. «Creeremo eventi di cui tutta la città potrà usufruire – specifica il vicesindac­o Andrea De Checchi, in stretto contatto con le categorie economiche -. Vogliamo creare uno choc economico. Momenti di rilancio, di sostegno alle nostre attività produttive e all’intera Treviso».

Non sarà possibile recuperare tutto in pochi giorni, ci vorrà più tempo di quanto ne sia passato dall’inizio dell’emergenza, ma la città è pronta a trasformar­si estendendo gli orari di apertura in alcune serate della settimana: «Treviso diventerà un grande spazio per collocare, anche all’esterno, il proprio negozio». De Checchi puntualizz­a: «In attesa di provvedime­nti ufficiali, coi nostri interventi continuiam­o a precedere il Governo che lascia gli imprendito­ri in un ginepraio di elementi burocratic­i». Un attacco politico su cui si inserisce anche Conte, sindaco e presidente di Anci Veneto: «Sono demoralizz­ato dalle scarne risposte che arrivano da Roma. I sindaci oggi si stanno sostituend­o allo Stato che non offre prospettiv­e, non dà garanzie sui ristori delle spese già sostenute dai Comuni, dà informazio­ni frammentat­e. Per ora, nessuna delle istanze dei territori è stata recepita».

L’accusa

Il sindaco dà voce all’Anci: deluso per i ritardi nelle risposte da Roma

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Orario lungo Negozi aperti oltre il tramonto contro la crisi

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