Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Contagi, i paesini in rosso sulla mappa Perché Fregona «batte» il capoluogo

Ieri solo sei nuovi infetti nella Marca ma altri tre lutti. Densità, cluster e ospizi: il virus si muove così

- Silvia Madiotto

TREVISO I bollettini sanitari si svuotano di numeri, ieri ci sono stati sei nuovi contagi in provincia ma 51 persone sono uscite dall’isolamento e sei sono negativizz­ati al coronaviru­s. Rimane il dato più triste, il bilancio dei decessi con tre nuovi lutti nella Marca: uno all’ospedale di Vittorio Veneto, due nelle case di riposo. Ma sono dati estremamen­te diversi da quelli degli ultimi mesi, quando a volte non bastavano due mani per calcolare vittime, contagi e nuove quarantene. E allora si comincia ad analizzare la provincia, a come il virus si muove e dove.

La mappa dei contagi

La «mappa dei contagi» dell’Azienda Zero offre i numeri assoluti dei casi registrati in ogni Comune della provincia: il primo è ovviamente Treviso con 248 persone risultate positive al virus da inizio epidemia, seguono Conegliano e Vittorio Veneto con 235 e 173, poi Mogliano con 166. Sono gli unici sopra i cento casi, segue Casale sul Sile con 93. Ma la popolazion­e di quest’ultimo comune è nettamente inferiore ai precedenti e si capisce che l’incidenza del virus è superiore su un piccolo territorio.

Prospettiv­a rovesciata

Allora basta invertire la prospettiv­a e mettere in relazione la popolazion­e residente con i numeri di contagi e si scopre che il Comune in cui la percentual­e di casi-Covid più elevata è Fregona: ha «solo» 53 casi (erano 39 una settimana fa) ma meno di 3 mila abitanti e quindi la percentual­e è 1,8 ogni mille abitanti. Segue Cordignano con 93 casi (+23 in una settimana fa) e 1,34 casi ogni mille abitanti, al terzo Ormelle con 60 casi e 1,33 contagi ogni mille abitanti e al quarto San Pietro di Feletto, 55 casi quindi 1,01 ogni mille abitanti. Sono i 4 Comuni in cui si calcola almeno un malato ogni mille residenti: le percentual­i più alte della Marca.

Il cluster delle carte

I territori più colpiti sono tra loro molto vicini, spesso confinanti, e hanno due elementi in comune. Uno è geografico: si trovano nell’area Conegliane­se-Vittoriese, quello che l’Usl 2 chiama «il cluster della partita a carte» diventato una bomba Covid. L’altro è demografic­o: la presenza di case di riposo diventate focolaio. In particolar­e colpisce il balzo in avanti di Fregona, con +14 casi dal 6 maggio. Quarto posto Orsago, quinto per Casale sul Sile (casa di riposo). Torna poi la zona «cluster»: Conegliano, San Fior e Vittorio Veneto (due con case di riposo), che sono a quota 0,6, stessa quota di Mogliano, altra casa di riposo.

Grandi e piccoli centri

Per trovare il capoluogo bisogna andare in 25esima posizione (ha la stessa percentual­e di contagio di Breda di Piave, 0,29 contagi ogni mille abitanti), più bassa di Villorba, Vazzola e San Polo di Piave che sono a 0,3 casi ogni mille abitanti; Castelfran­co e Montebellu­na sono tra i più popolosi territori della Marca ma sono in posizione 50, a pari merito con Monastier, Riese Pio X e Cimadolmo a 0,18 contagi su mille. Non è quindi valida la proporzion­e: comune più grande uguale più contagi.

Leggendo la tabella dal fondo, sono a quota 0 casi Monfumo, Portobuffo­lè e Possagno; un caso soltanto a Maser, Castelcucc­o, Cavaso e Segusino, ma sono i più piccoli della provincia. Due casi a Zenson di Piave, Meduna di Livenza e Cornuda. Ma anche qui si tratta di territori poco popolosi. Per trovare un comune sopra i diecimila abitanti bisogna scorrere dal basso fino alla posizione 72 sui 94 della Marca, dove c’è Pieve di Soligo: 0,11 contagi ogni mille abitanti.

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