Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Botte alla madre 80enne: finisce in cura Un 47enne autore di maltrattamenti in famiglia bloccato dai carabinieri
BELLUNO Uno picchiava la madre, l’altro maltrattava la moglie e non pagava le spese di mantenimento a lei e figli. Nonostante l’emergenza sanitaria abbia quasi eliminato la criminalità, facendo scendere a zero il numero dei reati, continua l’impegno del Nucleo investigativo dei carabinieri di Belluno nella tutela delle fasce deboli.
In questi giorni portate a termine due attività investigative iniziate appena prima del lockdown. In primis quella su un 47enne bellunese accompagnato in una struttura sanitaria per trattamenti terapeutici. Da inizio 2019 fino a gennaio 2020 avrebbe maltrattato la madre 80enne, picchiandola in più occasioni con schiaffi e calci, strattonandola, offendendola e minacciandola di morte con un coltello.
Durante scatti d’ira improvvisa avrebbe anche danneggiato e distrutto gli arredi di casa. La situazione disperata è stata segnalata al Nucleo investigativo dei carabinieri dagli altri figli della donna e dagli operatori sociali. Le indagini hanno consentito al Gip, su richiesta del Pm Roberta Gallego, di emettere la misura di sicurezza.
L’altro caso ha come protagonista un 45enne ungherese residente a Feltre che non pagava gli alimenti alla moglie, se non 50 euro al mese, costringendola a ricorrere a forme di aiuto assistenziale per mantenere i figli minori.
L’uomo era stato arrestato a gennaio scorso per maltrattamenti nei suoi confronti e il Gip aveva disposto il divieto di avvicinamento alla persona offesa. I carabinieri hanno scoperto che l’uomo lavora come operaio per un’azienda feltrina e percepisce 2.100 euro al mese.
Il giudice ha stabilito che alla moglie spettano 950 euro al mese (mantenimento e affitto) che, d’ora in avanti, saranno prelevati direttamente dallo stipendio dell’ungherese.