Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Plateatici, più spazio con meno costi Conte: «In 10 giorni l’ok ai progetti»
Nuovi «giardini» per bar e ristoranti: nei piani del Comune anche le Ztl notturne a tempo
L’idea
La città diventerà un bristot all’aperto, nel rispetto di residenti e viabilità
TREVISO Ztl temporanee notturne, sconto su tutti i plateatici fino a fine anno, procedure semplificate per chiedere nuove aree in cui stendere sedie e tavolini per accogliere i clienti rispettando il distanziamento sociale che diventa regola di vita nei locali pubblici. Ca’ Sugana cala l’asso con il piano per il rilancio di uno dei settori più penalizzati dall’emergenza sanitaria, quello della somministrazione e della ristorazione. È un progetto articolato che consente agli imprenditori di stilare un progetto per il proprio «giardino estivo» e aprirlo in 10 giorni, senza costi aggiuntivi. Treviso diventerà un grande bistrò a cielo aperto. Dopotutto, se l’interno dei locali potrà contenere meno di metà degli avventori di prima, l’esterno diventa fondamentale e non sarà più vincolato alle adiacenze o alle strade senza macchine. «Cercheremo di estendere l’interpretazione della normativa - spiega il vicesindaco Andrea De Checchi - e, rispettando la disciplina sul distanziamento sociale, mantenere il più possibile inalterato il numero dei coperti».
L’esercente invia una mail all’ufficio attività produttive con la richiesta e un disegno di quale sia l’area di interesse per allargare il plateatico già autorizzato o aprirne un altro. Entro sette giorni dalla richiesta, la polizia locale arriva per un sopralluogo, per valutare eventuali conflitti con la viabilità e mobilità cittadina. Se si tratta di un’estensione, al via libera della pl basta una comunicazione agli uffici e si può partire immediatamente con il servizio. Se si tratta di una nuova occupazione, la risposta arriverà entro tre giorni. «Abbiamo sospeso il pagamento della Cosap, che non sarà dovuto oppure rimborsato se già versato per tutto il tempo del mancato utilizzo – ricorda De Checchi -. Da quando saranno riaperti i dehors, abbiamo previsto una tassazione ridotta e agevolata». L’idea è arrivare a metà costo (risparmio del 50% fino al 31 dicembre); se il Governo stabilirà che la Cosap non va pagata e sarà ristorata ai Comuni, Treviso toglierà anche la parte residua. Le ztl notturne sono un’altra soluzione ritenuta fattibile: dove già non ci sono veicoli in transito sarà più facile concedere l’utilizzo del suolo pubblico. In altri casi, se la modifica alla viabilità non danneggia altri operatori, verranno applicate limitazioni orarie al traffico. Ad esempio via Castelmenardo o piazza Trentin.
Ma non ci saranno zone interamente coperte di tavolini, le scelte saranno ragionate. Insomma, piazza dei Signori non sarà una terrazza di tovaglie: «Gli interventi dovranno essere coerenti con la quiete publica, con i passi carrai, con viabilità, mobilità di pedoni, passeggini e biciclette». A Ca’ Sugana sanno già che qualche lamentela arriverà, soprattutto dove la movida è mal tollerata dai residenti: «Sono provvedimenti emergenziali – conclude De Checchi -. L’amministrazione si prende carico delle tematiche sociali ed economiche. Cercheremo di contemperare le esigenze di tutti, ricordando che alcuni provvedimenti sono dettati dalla necessità di sopravvivere». In sintesi: è un momento difficile, veniamoci incontro.