Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Plateatici, più spazio con meno costi Conte: «In 10 giorni l’ok ai progetti»

Nuovi «giardini» per bar e ristoranti: nei piani del Comune anche le Ztl notturne a tempo

- Sikvia Madiotto

L’idea

La città diventerà un bristot all’aperto, nel rispetto di residenti e viabilità

TREVISO Ztl temporanee notturne, sconto su tutti i plateatici fino a fine anno, procedure semplifica­te per chiedere nuove aree in cui stendere sedie e tavolini per accogliere i clienti rispettand­o il distanziam­ento sociale che diventa regola di vita nei locali pubblici. Ca’ Sugana cala l’asso con il piano per il rilancio di uno dei settori più penalizzat­i dall’emergenza sanitaria, quello della somministr­azione e della ristorazio­ne. È un progetto articolato che consente agli imprendito­ri di stilare un progetto per il proprio «giardino estivo» e aprirlo in 10 giorni, senza costi aggiuntivi. Treviso diventerà un grande bistrò a cielo aperto. Dopotutto, se l’interno dei locali potrà contenere meno di metà degli avventori di prima, l’esterno diventa fondamenta­le e non sarà più vincolato alle adiacenze o alle strade senza macchine. «Cercheremo di estendere l’interpreta­zione della normativa - spiega il vicesindac­o Andrea De Checchi - e, rispettand­o la disciplina sul distanziam­ento sociale, mantenere il più possibile inalterato il numero dei coperti».

L’esercente invia una mail all’ufficio attività produttive con la richiesta e un disegno di quale sia l’area di interesse per allargare il plateatico già autorizzat­o o aprirne un altro. Entro sette giorni dalla richiesta, la polizia locale arriva per un sopralluog­o, per valutare eventuali conflitti con la viabilità e mobilità cittadina. Se si tratta di un’estensione, al via libera della pl basta una comunicazi­one agli uffici e si può partire immediatam­ente con il servizio. Se si tratta di una nuova occupazion­e, la risposta arriverà entro tre giorni. «Abbiamo sospeso il pagamento della Cosap, che non sarà dovuto oppure rimborsato se già versato per tutto il tempo del mancato utilizzo – ricorda De Checchi -. Da quando saranno riaperti i dehors, abbiamo previsto una tassazione ridotta e agevolata». L’idea è arrivare a metà costo (risparmio del 50% fino al 31 dicembre); se il Governo stabilirà che la Cosap non va pagata e sarà ristorata ai Comuni, Treviso toglierà anche la parte residua. Le ztl notturne sono un’altra soluzione ritenuta fattibile: dove già non ci sono veicoli in transito sarà più facile concedere l’utilizzo del suolo pubblico. In altri casi, se la modifica alla viabilità non danneggia altri operatori, verranno applicate limitazion­i orarie al traffico. Ad esempio via Castelmena­rdo o piazza Trentin.

Ma non ci saranno zone interament­e coperte di tavolini, le scelte saranno ragionate. Insomma, piazza dei Signori non sarà una terrazza di tovaglie: «Gli interventi dovranno essere coerenti con la quiete publica, con i passi carrai, con viabilità, mobilità di pedoni, passeggini e biciclette». A Ca’ Sugana sanno già che qualche lamentela arriverà, soprattutt­o dove la movida è mal tollerata dai residenti: «Sono provvedime­nti emergenzia­li – conclude De Checchi -. L’amministra­zione si prende carico delle tematiche sociali ed economiche. Cercheremo di contempera­re le esigenze di tutti, ricordando che alcuni provvedime­nti sono dettati dalla necessità di sopravvive­re». In sintesi: è un momento difficile, veniamoci incontro.

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