Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ideal Standard chiusa fino a giugno. Wanbao Acc, salvataggio ok
TRICHIANA Oggi un vertice, nello stabilimento a Trichiana di «Ideal Standard», tra i manager dell’azienda e i sindacati che vedono nero. Ieri esponenti locali ed europei della multinazionale che produce sanitari e rubinetterie hanno già incontrato l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan e i rappresentanti dei 600 lavoratori dello stabilimento, la storica ex «Ceramica Dolomite». I dipendenti sono tutti in cassa integrazione. L’impianto è fermo da metà marzo e, secondo l’azienda, resterà serrato per almeno un altro mese. Gli stabilimenti del gruppo bulgari, cechi e del Regno Unito, invece, ripartiranno lunedì, dopo una chiusura di sole due settimane. Secondo Nicola Brancher (Femca Cisl) di Belluno e Treviso, «se continua così, avremo seri problemi a riattivare i forni e i costi fissi finiranno per incidere drammaticamente sul costo dei nostri prodotti». Per la Donazzan «i cicli produttivi vanno riavviati il prima possibile». Ma poi, perché a Trichiana si resta chiusi e all’estero no? Secondo i sindacati, in Italia c’è la cassa integrazione, mentre in altri Paesi gli ammortizzatori sociali sono poca cosa. Il rischio, secondo i sindacati, è che si usi strumentalmente la crisi creata dal coronavirus per smobilitare l’impianto di Trichiana. La Regione intanto rende noto che nel Bellunese, a causa del Coronavirus, sono andati persi 1.700 posti di lavoro, soprattutto nelle attività turistiche. Buone notizia, invece, da Venezia per Borgo Valbelluna. I giudici del Tribunale della Imprese hanno detto sì all’amministrazione straordinaria per «Wanbao Acc Italia», la fabbrica dei compressori per frigoriferi, l’ex «Zanussi Elettromeccanica». Secondo il commissario giudiziale
Anna Di Pasquale, la sentenza ha valorizzato le sue indicazioni nella relazione depositata a Venezia. Ora il Mise (ministero Sviluppo economico) ha cinque giorni per nominare un commissario straordinario. I sindacati, Donazzan e gli amministratori locali spingono per Maurizio Castro, l’esperto di industria che ha già seguito in altra veste l’azienda in crisi.