Cecconato ai dissidenti: «Solo illazioni infondate»

TREVISO «Sinora ho assistito esterrefatto a una serie di attacchi mediatici ad Ascopiave caratterizzati da un livore indegno e da una sostanziale ignoranza di norme e regolamenti senza rispondere. Di fronte a una violazione così palese di norme, educazione e buon senso come quella perpetrata ieri, però, non posso più tacere». È l’incipit di una lettera aperta con cui il presidente di Ascopiave, Nicola Cecconato (in foto), replica al documento di 21 pagine nel quale i soci di minoranza, otto Comuni con capofila Spresiano, avevano condensato una serie di istanze e di proposte da sottoporre all’attenzione dell’assemb lea del 29 maggio. Si sollecitano risposte su temi come i compensi per gli amministra tori, la regolarità dei requisiti in capo a candidati di maggioranza, le loro effettive capacità e l’eccessiva somma di poteri per Cecconato stesso, indicato anche come futuro Ad.

«Non accetto – ribatte quest’ultimo - che si metta in dubbio la qualità delle risorse che lavorano per Ascopiave e per quanto concerne gli emolumenti di Cda e top management, questi sono fra i più bassi rispetto alla media del mercato». Cecconato bolla perciò i contenuti del documento dei sindaci come «illazioni che si spingono sino alla diffamazione e violazioni di norme e regolamenti di cui si risponderà in altre sedi. Per tutte le risposte di dettaglio, non posso che rimandare all’assemblea». (g.f.)