Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Papi: «Imoco forte e solida Può ripartire davanti a tutti»

L’ex fuoriclass­e della Sisley sul movimento e la stagione delle Pantere

- Matteo Valente

Con il nuovo calendario emanato dalla Federazion­e mondiale, la pallavolo prova a rimettersi in moto. Per l’Imoco e i suoi tifosi la data da iniziare già a segnare in rosso è quella del 2 maggio 2021, quando sarà in programma la finale di Champions. Ma come sarà la ripartenza? Ne abbiamo parlato con Samuele Papi, ex schiacciat­ore della Sisley Treviso e oggi commentato­re sportivo. Papi, che tipo di ripresa si attende?

«Prima di tutto si dovrà capire come ripartire. Si stanno studiando le regole ma è chiaro che la ripresa sarà lenta. Le squadre dovranno aspettare un po’, sarà importante ripartire in sicurezza».

Qualcuno aveva categorizz­ato il volley come lo sport più pericoloso…

«Credo che ci sia stato un disguido sul tema. Sicurament­e la pallavolo non può essere considerat­a più pericolosa di altri sport».

L’emergenza sanitaria ha interrotto il magic moment del volley italiano?

«Il Covid-19 è arrivato nel periodo migliore del volley italiano. Il movimento era in un grande periodo, le squadre italiane si erano comportate alla grande, anche in Europa, sia a livello maschile che a livello femminile». E che cosa cambierà dopo questo stop?

«Le ripercussi­oni a livello economico ci saranno e si faranno sentire. Non solo nella pallavolo, sia chiaro, ma un po’ ovunque. Probabilme­nte le società consorziat­e o che hanno tanti sponsor risentiran­no un po’ meno della siin

tuazione». Anche in Europa?

«L’emergenza è stata mondiale e i problemi economici ci saranno un po’ ovunque. Ho visto che il mercato ha già iniziato a muovere i primi passi, ma credo che comunque che non sarà come negli anni scorsi».

Lei ha visto giocare tante volte l’Imoco: che idea si è fatto della squadra?

«L’Imoco era una corazzata quest’anno, una squadra costruita con pochissimi punti deboli e che ha recitato la parte della dominatric­e assoluta

Italia. Secondo me aveva anche tutte le carte per provare a vincere la Champions, anche se ci sarebbe stato da confrontar­si con le squadre turche che hanno sempre grandissim­e giocatrici». Intanto l’Imoco riparte da Wolosz. Che ne pensa?

«Un vero e proprio colpo. Parliamo della miglior interprete del gioco veloce che ha messo in evidenza Conegliano in queste stagioni. Credo che l’Imoco abbia messo un gran tassello con lei, e poi c’è Egonu per una diagonale di primissimo livello».

Confermand­o il sestetto dell’anno scorso, l’Imoco potrà cercare di ripetersi agli stessi livelli?

«Se la società riuscirà a riconferma­re tutte, sarà sicurament­e dura per le avversarie in Italia. È evidente che le altre proveranno a colmare il gap ma Conegliano aveva già qualcosa in più: diciamo che può partire avvantaggi­ata». Favorevole alla ripresa a porte chiuse?

«Difficile rispondere a questa domanda. Lo sport è divertimen­to ed è sicurament­e meglio quando ci sono i tifosi. Credo che per provare a tornare alla normalità si potrebbe partire con una capienza ridotta nei palasport, cercando di osservare tutte le precauzion­i sanitarie e il distanziam­ento sociale».

Le conferme

«Il rinnovo di Wolosz è un colpo molto importante: grande diagonale con Egonu»

La ripresa «Confermand­o le sue atlete più forti l’Imoco può senza dubbio ripartire da favorita»

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In campo L’Imoco di Daniele Santarelli può guardare alla ripresa con una buona dose di ottimismo

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