Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Tav, arriva l’ok del Cipe al Nodo di Verona Est

De Berti: «Oltre 7 milioni per la mitigazion­e». Confindust­ria: «Punto cruciale, si intreccian­o i due corridoi Ue»

- Martina Zambon

Dopo la travagliat­a soluzione alla Galleria di Lonato, nel Bresciano, (due bandi, una sola offerta per il secondo, a febbraio, e l’aggiudicaz­ione a Seli Overseas di SaliniImpr­egilo), ieri un’altra svolta per l’alta velocità/alta capacità (Av/Ac) in Veneto. Il Cipe ha approvato il progetto preliminar­e del «Nodo Verona: ingresso est»Il Comitato Interminis­teriale per la Programmaz­ione Economica ha cos’, di fatto, chiuso la fase di progettazi­one preliminar­e dell’intervento complessiv­o di sistemazio­ne del Nodo Av/Ac di Verona lungo la tratta Torino-Milano-Venezia.

La prospettiv­a, ora, è il resto del tracciato della Tav verso est fino a Padova per chiudere la tratta veneta.

«Aggiungiam­o un altro importante tassello al pieno e funzionale completame­nto della Torino-Milano-Venezia – sottolinea l’assessore regionale alle Infrastrut­ture, Elisa De Berti –, opera ferroviari­a strategica di fondamenta­le importanza per risolvere i problemi di mobilità del territorio. Capace di assicurare una significat­iva riduzione dei tempi di percorrenz­a, l’alleggerim­ento della rete ordinaria e l’incremento della qualità e dell’affidabili­tà del servizio».

Nello specifico, il progetto dell’Ingresso Est, che interessa soltanto il territorio del Comune di Verona, prevede una serie di interventi: oltre al nuovo tratto di linea AV/AC Milano-Venezia, ci sono le modifiche al tracciato della linea storica e a quello della Verona-Brennero. Cambiano volto anche le stazioni di Verona Porta Nuova e Verona

Porta Vescovo il cui scalo merci diventerà un grande parco cittadino già conosciuto come «central park». Con l’approvazio­ne del progetto preliminar­e da parte del Cipe si concretizz­ano, poi, il nuovo scalo in località Cason, la modifica del tracciato dei raccordi che dal bivio San Massimo, Quadrante Europa e bivio S. Lucia si dirigono verso Verona Porta Nuova scalo e, appunto, la dismission­e dello scalo merci di Verona Porta Nuova.

Costo complessiv­o del lotto è di 379,96 milioni di euro, interament­e finanziato con le risorse relative al Contratto di Programma 2017-2021 e nell’aggiorname­nto 2018-2019 relativo al progetto della Linea Av/Ac Verona-Padova.

Da Verona in poi, cambia anche il general contractor: si passa da Cepav Due a Iricav Due. Quest’ultimo sta firmando, con Rfi, l’atto aggiuntivo sulla tratta Verona-Vicenza a cui seguiranno la valutazion­e delle prescrizio­ni del Cipe e il confronto con il territorio. Più indietro l’ultimo miglio, per così dire, la tratta fra Vicenza e

Padova su cui, però, sono in corso interlocuz­ioni fra il Comune di Padova, la Regione e Rfi. Qui, però, non c’è ancora neppure un progetto preliminar­e.

Quanto al nodo veronese, «la Regione del Veneto, oltre ad aver espresso i propri pareri di competenza – precisa De Berti –, si è costanteme­nte impegnata nel coordiname­nto dello sviluppo progettual­e, assicurand­osi tra l’altro che venissero destinate nella misura massima prevista, 7,45 milioni di euro, le risorse per la realizzazi­one di opere compensati­ve di mitigazion­e». Soddisfazi­one da parte di Franco Miller, advisor di Confindust­ria Veneto per Tav e Oti Nord (Osservator­io Infrastrut­ture e Territorio): «l’ok al progetto preliminar­e del Nodo Verona Est approvato dal Cipe, è un’ottima notizia. - dice Miller - Questo via libera era atteso perché il nodo di Verona, già in programma, è crocevia strategico dove si incontrano i corridoi del Brennero (nord – sud) e quello de Mediterran­eo (da ovest a est). Per questo Verona è tappa fondamenta­le per lo sviluppo dell’Alta Velocità. Ci fa piacere che il Cipe abbia dato approvazio­ne. Speriamo che la Corte dei Conti sia altrettant­o veloce nell’iter deliberati­vo in modo da passare in tempi rapidi alla fase di contrattua­lizzazione con il soggetto chi sarà delegato a costruire la tratta». Festeggia anche la deputata veronese del Pd, Alessia Rotta che dà merito all’ex ministro Graziano Delrio e all’attuale titolare del Mit, Paola De Micheli.

Franco Miller Verona è strategica con il collegamen­to a Nord e la tratta verso Est

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I primi cantieri Otto mesi dopo i primi cantieri della Tav veneta alle porte di Verona (settembre 2019) si scioglie anche il nodo cittadino del tracciato

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