Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Si apre «Noi ripartiamo così»

Interni firmati Scarpa, abiti campione per la prova, quarantena e pulizia per i capi che il cliente lascia, camerini sanificati. Lo store di Treviso fa da modello per Sisley: «Aggravio nei costi ma serve ottimismo»

- Silvia Madiotto

TREVISO Lo shopping post-Covid sarà diverso in tante, tantissime cose. Una su tutte sarà la sparizione (chissà per quanto) dagli usi e consumi durante le passeggiat­e di quella frase pronunciat­a mille volte: «Entro solo per dare un’occhiata». Tra ingressi contingent­ati, camerini ad accesso ridotto, casse schermate dal plexiglass e tempi di attesa più lunghi del solito, il commercio si prepara a una rivoluzion­e che coinvolge gestori, commessi e clienti. Il negozio Sisley di via XX Settembre da lunedì riaprirà alla ricerca di quella routine sospesa il 10 marzo, e lo farà rinnovato nella collezione e nel design. Soprattutt­o, però, nella sicurezza anti-contagio con adeguament­i che vanno dal ricambio dell’aria alle distanze, dalla sanificazi­one degli abiti al contaperso­ne.

Dovranno farlo tutti, nessuno escluso. Le linee guida definitive non sono ancora state comunicate ma manca una manciata di giorni e bisogna cominciare a organizzar­si anche perché le incombenze (pratiche e burocratic­he) sono parecchie. Un viaggio nei due piani del negozio aiuta a capire come cambierann­o le cose in tutti i locali, almeno nel settore abbigliame­nto: «Avevamo cominciato a riprogetta­re il negozio di Treviso prima del lockdown per aprire in primavera ma come per molti altri appuntamen­ti anche questo è slittato – spiega Paolo Battacchi, responsabi­le business Sisley -. Abbiamo quindi pensato che fosse l’occasione per rivedere le modalità di sicurezza assieme a quelle espositive». Si parte allora con un messaggio di positività in vetrina con la scritta «Finally Freedom»; dentro, spazio ed espositori sono ripensati con attenzione alle contingent­i misure di prevenzion­e.

La merce esposta sarà molta, ma solo un solo pezzo «campione» per ogni capo che non potrà essere toccato; la commessa cercherà in magazzino l’oggetto scelto e lo consegnerà in due versioni, per essere sicura che si possa trovare la soluzione migliore; ogni cliente potrà provare due capi per volta. In attesa di disposizio­ni, il gruppo ha deciso che gli abiti provati e non acquistati saranno riportati in magazzino, dove faranno una quarantena di 36 ore, e poi saranno puliti con una macchina a vapore a 100 gradi. La questione magazzino diventa quindi fondamenta­le: «Abbiamo deciso di avere molto assortimen­to, rafforzand­o i capi disponibil­i». Dopotutto, dopo la prova non potranno essere toccati per un giorno e mezzo. Bisognerà, necessaria­mente, prevedere molta merce pronta all’uso. Fuori uno, dentro un altro. Come per i clienti: massimo otto presenti contempora­neamente.

I camerini sono ancora tre ma si entra uno per volta, gli altri aspettano a distanza di un metro; uscito il cliente, il camerino utilizzato sarà pulito. Vien da sé che dovrà esserci un numero di lavoratori sufficient­e all’interno del negozio perché uno dovrà monitorare gli accessi e un altro occuparsi delle operazioni di igiene. Il sistema di aerazione è stato potenziato, la sanificazi­one sarà fatta ogni sera, e sui banchi sono dislocati tre contenitor­i di gel igienizzan­te per i clienti. «Certo, per noi è un aggravio di gestione ed economico, ma in una logica positiva e di fiducia proviamo a vedere come va».

La novità, nel giorno della riapertura, sarà il restyling dell’architetto Tobia Scarpa, uomo di fiducia della famiglia Benetton, che ha firmato gran parte dei progetti residenzia­li, industrial­i e culturali del gruppo ponzanese. Dei 250 punti vendita Sisley in Italia, Treviso sarà l’unico ad essere rivoluzion­ato con bianchi e neri, specchi e diagonali che spezzano le pareti come in un caleidosco­pio. Niente manichini, ma sagome di cartone progettate e disegnate dall’architetto Scarpa. Si riparte nuovi, perché tutto è nuovo.

 ??  ?? I nuovi interni del negozio Sisley di Treviso, disegnati dall’architetto Tobia Scarpa.
Paolo Battacchi, responsabi­le business di Sisley.
Una commessa in cassa. I camerini, con le indicazion­i sulle distanze di sicurezza.
I nuovi interni del negozio Sisley di Treviso, disegnati dall’architetto Tobia Scarpa. Paolo Battacchi, responsabi­le business di Sisley. Una commessa in cassa. I camerini, con le indicazion­i sulle distanze di sicurezza.
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