Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Incertezza sulla ripartenza di lunedì Molti locali pensano di restare chiusi
Virus: intesa a notte sul metro di distanza, ma c’è confusione
BELLUNO Con il coronavirus che molla la presa, lo sguardo è rivolto alla ripartenza, fissata per lunedì. Bar e ristoranti, però, ancora con il fiato sospeso. Ancora non si sa quante persone si potranno far entrare nei locali pubblici. L’accordo tra Regioni e governo è stato raggiunto in tarda serata, sul metro tra una sedia e l’altra, ma l’applicazione non sarà facile. Sotto un certo numero di clienti, molto probabilmente non converrà riaprire. «Pensate alle pizzerie, che lavorano sui numeri» spiega il direttore di Ascom, Luca Dal Poz. Insomma, si attende.
Intanto buone notizie dal fronte sanitario. Nessuna vittima (ferme a 97) e un solo contagio in più. Scendono gli attualmente positivi (366) e crescono i guariti, ora 688. Stabili i ricoveri in ospedale: sono 8 in area non critica e uno in Terapia intensiva. Nessuna irregolarità nemmeno sul fronte dei controlli. Per il terzo giorno di fila nessuna sanzione a cittadini e aziende, pur essendone stati controllati rispettivamente 499 e 859. Dal 16 marzo le Forze dell’ordine hanno fermato 36.950 persone e controllato 70.718 aziende. Il risultato è di 1.147 sanzioni: 1.108 a cittadini e 39 a esercizi commerciali.
Riaprono anche le biblioteche, la maggior parte lunedì. Al momento, come previsto dalle ordinanze, solo per prestito e restituzione. «In questi due mesi — commenta Simone Deola, consigliere provinciale delegato alla Cultura — tutte le strutture hanno cercato nuovi modi per rimanere vicine ai propri utenti: introducendo il prestito digitale, attraverso videoletture online per grandi e piccini e collaborando con Comuni e scuole per agevolare la didattica a distanza. Il servizio digitale della piattaforma “Mlol” in questi mesi ha registrato numeri impressionanti: 934 nuovi iscritti, 1.866 prestiti di ebook, 11.796 consultazioni di edicola e risorse digitali».
Continuano gesti solidali. Gli studenti del liceo «Renier» rinunciano allo spettacolo di fine anno e donano i soldi raccolti (1.400 euro) al Fondo del Comune di Belluno per l’emergenza-virus.
E dall’Usl 1 il grazie all’occhialeria «De Rigo Vision» per il dono di 2.500 kit per tamponi naso-faringei e 100 kit per il sequenziamento dei genomi che saranno analizzati dalla «Bmr Genomics» di Padova, valore 100mila euro.
La situazione
Terzo giorno senza multe, un solo nuovo contagio. E lunedì in funzione le biblioteche