Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Fir, Villarosa tenta di avviare le verifiche
VENEZIA Pareva tutto arenato. Ma una lettera inviata dal sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa (nella foto) a ministro, Agenzia delle entrate e Commissione tecnica riaccende le speranze per i risparmiatori azzerati delle ex popolari per il pagamento degli anticipi sui ristori loro destinati dal Fondo indennizzo risparmiatori (Fir). Nella lettera di giovedì, il sottosegretario chiede un confronto sulle competenze delle due strutture, indicando come percorso per la verifica dei dati fiscali dichiarati la richiesta da parte della Commissione tecnica all’Agenzia delle entrate. Il documento, secondo Patrizio Miatello, leader dell’associazione Ezzelino, definisce il meccanismo con cui Consip, la società del Tesoro che deve gestire richieste e pagamenti Fir, si dovrebbe trovare presto nelle condizioni di erogare gli anticipi, subito dopo la scadenza di presentazione delle domande il 18 giugno, con un accordo con l’Agenzia delle Entrate. Il database di questa, in sostanza, consultato dalla Consap, consentirebbe di eseguire un primo controllo sulla veridicità dei requisiti dichiarati dai richiedenti rispetto al proprio reddito 2018 (inferiore ai 35 mila euro), e al patrimonio mobiliare disponibile (meno di 100 mila euro), i limiti posti dalla legge per la procedura forfetaria. Assieme alla documentazione bancaria che ogni risparmiatore dovrebbe nel frattempo aver ricevuto da Intesa relativi alla consistenza azionaria, Consap dovrebbe erogare il 40% dell’indennizzo stabilito (il 30% del prezzo di acquisto con un tetto di centomila euro).
«Attenzione, però – è il richiamo di Miatello – perché il fisco condurrà di certo una verifica approfondita in un momento successivo per accertare la corrispondenza, con responsabilità civili e penali in caso di falsità». Il nodo che non cancella ogni dubbio resta quello della responsabilità Consap. L’erogazione in tempi rapidi, cioè, potrebbe avvenire solo a fronte di una qualche garanzia che sollevi la concessionaria dal rischio di dover rispondere di versamenti a fronte di dichiarazioni eventualmente risultate false sulla base di controlli successivi. In assenza di questa certezza è lecito sospettare che la macchina potrebbe nuovamente incagliarsi.