Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Dalle Mura alla Pescheria I locali segnalati per la movida
TREVISO A pranzo tutto ok. C’era la pausa da lavoro, il tempo libero non era molto, e poi il lunedì diverse attività sono ancora chiuse. L’aperitivo serale però è passato da momento di ritrovo dopo due mesi di astinenza a vero e proprio assalto al centro. Le concentrazioni maggiori sono state nella zona delle mura (il nuovo chiosco, Porta Santi Quaranta e Porta San Tomaso, via Battisti) ma ogni angolo del centro è stato bersagliato di segnalazioni, dalla Pescheria a piazza Vittoria. Giovani carichi come molle, bicchieri che tintinnano, calca faticosamente gestibile. E titolari dei bar presi alla sprovvista: «Non siamo noi a dover controllare come si comportano gli avventori che si spostano sul suolo pubblico». «Per chi è seduto ai tavolini però sì, e anche in questi casi ci sono state infrazioni» ribatte il sindaco Conte. È evidente che qualcosa bisogna cambiare, e pure in fretta. Finché la giornata è rimasta luminosa, i più hanno cercato di mantenere un discreto contegno. Poi quando è arrivata la sera, complice qualche bicchiere di troppo, la situazione è sfuggita di mano. Il popolo dei bar, delle osterie, dello spriz e del Prosecco era in rampa di lancio e si è riversato in città senza rimorso alcuno. Via le mascherine, largo ai brindisi, tavolini presi d’assalto con amici strizzati in pochi metri disponibili accalcando le sedie, birre da asporto come scusa per fermarsi pochi metri oltre il plateatico. Fino ad ora la polizia locale si era concentrata sull’informazione più che sulla punizione. Da come ha parlato il sindaco ieri, le direttive sono cambiate ipotizzando anche temporanee chiusure per chi sgarra. I cittadini si infuriano sfogliando le immagini della calca, ma i più arrabbiati sono gli esercenti che hanno rispettato le regole facendo tenere le distanze, rinunciando alle folle di clienti e invitando chi non consumava a rimettere la mascherina. Perché tutti hanno sofferto le chiusure ma qualcuno ha esagerato nella riapertura. (s.ma.)