Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Imprendito­re «nullatenen­te» fa sparire 740 mila euro

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VITTORIO VENETO Per anni non avrebbe versato all’Erario le ritenute sui redditi dei suoi dipendenti. «Non ho più niente e la crisi mi ha lasciato senza liquidità» sosteneva. Ma era tutto un bluff scoperto dalla guardia di finanza che ha chiesto e ottenuto per M.M. imprendito­re 55enne di Vittorio Veneto, un sequestro preventivo di beni immobili e denaro per un valore di 740 mila euro. L’uomo, amministra­tore unico e legale rappresent­ante di una società di capitali attiva nel settore della metalmecca­nica, è stato denunciato per reati tributari al termine di un’indagine certosina condotta dai finanzieri della tenenza di Vittorio Veneto. Che hanno iniziato a posare gli occhi sulle carte di quella società, quando il debito con l’Erario ha superato i 700 mila euro. Il 55enne sosteneva di essere nullatenen­te, e di non poter pagare per la crisi e la mancanza di liquidità. Una situazione che, in questi anni, ha colpito molte aziende. Con imprendito­ri che hanno spesso scelto di sacrificar­e i versamenti all’Erario, per pagare gli stipendi e provare a mandare avanti l’attività sperando in tempi migliori. Anche a costo di finire davanti a un giudice. Scelta che, secondo l’accusa, avrebbe provato a fare anche il 55enne. Anche alla luce della clemenza dei tribunali in queste vicende. Ma nel suo caso c’era una differenza, perché lui un patrimonio lo ha sempre avuto. E di svariante centinaia di migliaia di euro che l’uomo avrebbe fatto sparire. Come? Vendendo le sue proprietà a un prestanome. Tutte, anche i capannoni della sua azienda per i quali pagava un regolare affitto. Ma i finanzieri analizzand­o i contratti di vendita e i conti dell’uomo, hanno scoperto che si trattava di vendite fittizie e che il denaro non era mai stato incassato. Non solo, i militari delle fiamme gialle hanno seguito anche il percorso degli affitti, incassati da un’agenzia compiacent­e che poi glieli riversava. Per questo il gip ha accolto la richiesta della procura e fatto scattare a carico dell’imprendito­re 55enne, il sequestro su 7 fabbricati, terreni e disponibil­ità in denaro del valore di 740 mila, pari al debito accumulato con l’Erario. (m.cit.)

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