Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Treviso, sosta a pagamento fino alle 17

Il Comune realizza delle finestre gratuite per rilanciare il commercio in centro città

- Madiotto

TREVISO Da lunedì la sosta a Treviso si paga, e già questo è una novità perché da metà marzo le strisce blu sono state gratuite ogni giorno in quasi tutto il centro storico. Ma dalla prossima settimana il Comune ha previsto tre pomeriggi di parcheggi liberi dentro le mura, senza distinzion­e di zone: dalle 17 alle 20 di mercoledì, giovedì e venerdì fino a fine anno non si paga più. E questa volta il provvedime­nto vale anche sulle piazze Duomo, Vittoria e Matteotti.

TREVISO Da lunedì la sosta a Treviso si paga, e già questo è una novità perché da metà marzo le strisce blu sono state gratuite ogni giorno in quasi tutto il centro storico. Ma dalla prossima settimana il Comune ha previsto tre pomeriggi di parcheggi liberi dentro le mura, senza distinzion­e di zone o piazze: dalle 17 alle 20 di mercoledì, giovedì e venerdì fino a fine anno non si paga più. E questa volta, a differenza dell’altra, il provvedime­nto vale anche sulle piazze Duomo, Vittoria e Matteotti dove prima la sosta era rimasta a pagamento.

«Il progressiv­o ritorno alla normalità ci spinge a nuove riflession­i, andiamo incontro a una nuova visione della città» commenta il sindaco Mario Conte. È tutto in divenire ma i tasselli cominciano ad essere messi al loro posto. «Abbiamo pensato ad un provvedime­nto per aiutare le attività nelle fasce orarie dei giorni feriali in cui la cittadinan­za si reca solitament­e in centro storico per fare acquisti – spiega il vicesindac­o Andrea De Checchi -. Con la riapertura delle attività e degli uffici è necessario anche riabituars­i al pagamento degli stalli, ma abbiamo voluto dare un importante segnale di sostegno al nostro tessuto economico almeno fino alla fine del 2020».

La gratuità dei tre giorni infrasetti­manali è stata condivisa con le categorie economiche, escludendo i week end in cui l’accesso alla città è solitament­e più numeroso. «Non escludo che questo provvedime­nto possa diventare struttural­e – sottolinea De Checchi – o che possa essere modificato nel caso in cui dovessero emergere nuove esigenze». È stato studiato anche perché rimanga garantita la rotazione, escludendo l’utilizzo dello stesso stallo per troppe ore inserendo la gratuità in momenti della settimana non consecutiv­i, e ipotizzand­o abbonament­i agevolati anche per i dipendenti di attività in zona a strisce blu.

Per le casse pubbliche il costo dell’operazione-sosta sarà compreso in una forbice fra 400 e 500 mila euro, fra mancati introiti dei due mesi e mezzo della fase 1, i sei mesi della fase 2 e la rinegoziaz­ione della convenzion­e con Apcoa. Il tutto infatti dovrà tenersi in equilibrio non solo sulle finanze del Comune, ma anche sui due fronti rimasti aperti: il nuovo appalto per la gestione della sosta (in scadenza e da rinegoziar­e) e il project financing con Parcheggi Italia per i maxi piani del Cantarane e del Pattinodro­mo.

De Checchi dice che la trattativa è a buon punto: «Escludendo il Cantarane, che rimarrebbe a raso e gratuito, potremmo spalmare i costi risparmiat­i sul resto del project, senza aumentare le tariffe orarie come era stato previsto dalla convenzion­e fatta con chi ci ha preceduti. Fermiamo la follia di vincolare le politiche della sosta alle decisioni di un partner privato per trent’anni».

Il sindaco chiude con un monito: «Rendere gratuita la sosta non significa che ognuno potrà parcheggia­re dove più gli aggrada, la polizia locale vigilerà. Non ci saranno parcheggi su marciapied­i, sui passaggi pedonali, ostacoli per chi passeggia e per le persone con disabilità. Non voglio vedere sosta selvaggia. Ogni apertura deve comportare anche senso di responsabi­lità».

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