Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Raffica di lavori in provincia su scuole e difesa del suolo

Palazzo Piloni: ok al Pat di Perarolo. C’è una centrale energetica a idrogeno

- Moreno Gioli

BELLUNO Dopo mesi d’incontri «virtuali» anche la Provincia entra nella «Fase 2». Ieri è andato in scena il secondo consiglio provincial­e dal rinnovo delle cariche, lo scorso 26 febbraio. Per la prima volta i dieci nuovi consiglier­i si sono potuti guardare in faccia, con mascherina d’ordinanza, tolta solo per prendere la parola. Una seduta consiliare che ha avuto il sapore di una vera ripartenza, anche grazie alle importanti partite economiche all’ordine del giorno.

A cominciare dalla rinegoziaz­ione dei prestiti concessi alla Provincia dalla Cassa depositi e prestiti, valida per l’anno in corso e che permetterà a Palazzo Piloni di ricavare a bilancio un «tesoretto» di 570 mila euro.

A tenere banco anche la modifica al Piano triennale delle opere pubbliche, col quale si è deciso di anticipare i lavori di bonifica da amianto nelle aule e nella biblioteca del liceo «Renier», un intervento da 310 mila euro.

A farne le spese l’istituto alberghier­o di Longarone, il cui migliorame­nto sismico e l’adeguament­o antincendi­o slitta in avanti. Impegnati anche 428 mila euro per gli Accordi di programma con cinque Comuni bellunesi per interventi di difesa del suolo. In particolar­e, nel capoluogo arriva un contributo da 130 mila euro per sistemazio­ni in via San Francesco e a Borgo Prà (sopra l’ex sala «De Luca»).

A Rivamonte Agordino

eGosaldo arrivano rispettiva­mente 98 mila e 80 mila euro per interventi su frane stradali. A Domegge 50 mila euro per monitorare uno sprofondam­ento carsico,70 mila a

Santo Stefano per la messa in sicurezza di una strada a Casada.

La Provincia paga, i Comuni seguono i lavori. Se per gli interventi si trovano altre forme di finanziame­nto, la somma torna a Palazzo Piloni. Approvato anche il nuovo Piano di assetto del territorio (Pat) del Comune di Perarolo che limita l’espansione edilizia rispetto al vecchio Piano favorendo però l’insediamen­to di nuove aziende agricole per limitare il rimboschim­ento e prevede percorsi ciclabili e la realizzazi­one di una stazione di generazion­e e distribuzi­one di idrogeno al servizio dell’intero Cadore.

Dal 1 giugno, nel capoluogo, prenderà il via la seconda tranche di lavori al parcheggio«ex Moi» in via Feltre sulla struttura sopraeleva­ta: i lavori, costo 150 mila euro, dureranno due mesi. Per minimizzar­e i disagi ad abbonati e attività economiche, la giunta comunale ha individuat­o soluzioni alternativ­e per la sosta. Gli abbonati (circa 80) potranno parcheggia­re (esponendo il tagliando) in tutti gli stalli blu della città, tranne che in Piazza Martiri e Piazza Duomo e, in deroga, anche sui posti a disco orario in via Feltre di fronte agli uffici di «Bellunum», alla farmacia e al distributo­re di benzina. Inoltre possibile parcheggia­re a Lambioi e al «Metropolis», esercitand­o l’opzione all’Ufficio abbonament­i di «Bellunum».

Infine, arriva altra solidariet­à post–«Vaia»: Confindust­ria Veneto e sindacati hanno raccolto 390 mila euro per il Centro coordiname­nto dei vigili del fuoco del capoluogo.

Park «ex Moi» A giugno riprendono i lavori Abbonati dirottati in altri posti in centro storico

Dono «Vaia» Da industrial­i e sindacati 390 mila euro per il Centro operativo dei vigili del fuoco

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy