Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Speranze infrante: trovato morto Manfroi, l’ex portiere del Belluno
Il corpo del pensionato Luxottica in un dirupo: volo di 200 metri
BELLUNO Il timore che Carlo Manfroi (nella foto accanto al titolo) potesse essere scivolato in un dirupo ha trovato conferma ieri mattina quando i soccorritori hanno recuperato il suo corpo 200 metri più in basso rispetto al sentiero principale dove si era incamminato. Carlo, detto «Tano», 63enne di Cencenighe, era uscito di casa sabato mattina per la camminata abituale insieme al cane, ma non era più tornato indietro.
Ieri le ricerche si sono concentrate sul Bricol e lungo i sentieri de Le Ial. Una squadra di quattro soccorritori, due della stazione di Agordo e due del Sagf (Soccorso Alpino della Finanza), è tornata sul punun to marcato dai cani molecolari calandosi con le corde negli strapiombi sottostanti dov’è stato trovato il cadavere. L’ipotesi più probabile è che sia scivolato o inciampato sul sentiero, precipitando nel dirupo.
Manfroi era uno sportivo. Il Calcio Belluno lo ricorda come un portiere storico della seconda metà degli Anni Settanta, avendo giocato con i gialloblu in Serie C nella stagione 1975-76 e in Serie D nei due anni successivi. Operaio «Luxottica» in pensione, «Tano» faceva lunghe passeggiate ogni giorno. Lascia la moglie e due figlie.
Sempre ieri il Soccorso alpino dell’Alpago ha aiutato quello di Pordenone a cercare quarantenne originario dell’Umbria, la cui auto è stata trovata parcheggiata a Roncjade in Friuli un paio di giorni fa. L’escursionista Pier Paolo Filippini è stato ritrovato senza vita sul versante pordenonese, probabilmente vittima anche lui di una caduta.
Infine rimane grave l’81enne Tarcisio Dall’Agnol che, domenica mattina, è stato rinvenuto incosciente e quasi assiderato sul greto del Rio Pusterno ad Arsiè. L’uomo, residente in paese, era scivolato il giorno prima e aveva sbattuto la testa. L’anziano è al «Ca’ Foncello» in Terapia intensiva.
Anziano grave Tarcisio Dall’Agnol, 81 anni di Arsiè, ancora in Terapia intensiva all’ospedale di Treviso