Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Imprese, il piano Rilancio veneto

La Regione stanzia 320 milioni, 110 a fondo perduto. Marcato: soldi veri, creeranno un volano da 1,4 miliardi

- di Marco Bonet

Un piano Rilancio: anche

VENEZIA la Regione in campo con contributi a fondo perduto, finanziame­nti e garanzie per sostenere le imprese. L’assessore Marcato: volano da 1,4 miliardi.

 Marcato Sono soldi veri e freschi, non di carta come quelli di Regioni che hanno ammassato vecchi piani e fondi Europei per fare massa

Le reazioni

Contenti gli artigiani «Misure concordate» Via libera dalle opposizion­i: «Era ora»

VENEZIA Il piano, dal titolo assertivo («Ora, Veneto!»), è per il governator­e Luca Zaia «la risposta a tutti quelli che sostengono che la Regione non sta facendo nulla per lavoratori e imprese nella Fase 2». Stanzia 320 milioni di euro, recuperati per lo più dalle casse di Veneto Sviluppo e dai fondi europei ancora inutilizza­ti, ma secondo l’assessore allo Sviluppo economico Roberto Marcato l’effetto moltiplica­tore delle misure si spingerà fino a 1,4 miliardi. «Soldi veri ha tenuto a puntualizz­are prima ancora di entrare nei dettagli - non come quelli “di carta” di altre Regioni, che per fare numero inseriscon­o nella conta i piani triennali delle opere pubbliche oppure i vecchi fondi Ue che colpevolme­nte non sono riuscite a spendere in questi anni». Nessun paragone con le realtà a statuto speciale, chiosa l’assessore, «che ovviamente dispongono di risorse fuori misura rispetto a noi» ma a suo dire si tratta comunque di «un piano ben congegnato, chirurgico, pensato per aiutare le realtà più colpite dal lockdown».

Da dove arrivano i soldi

Le misure, che Marcato spiega essere frutto di un dialogo durato settimane con le associazio­ni di categoria e le camere di commercio, e fatte in parte proprie dalla Conferenza delle

Regioni, sono articolate. Partiamo dalle cifre: la Regione stanzia 320 milioni di euro per Pmi (il 97% delle imprese venete ha meno di 10 dipendenti), industria, commercio, artigianat­o e liberi profession­isti; di questi, come ha specificat­o il vicepresid­ente con delega al Bilancio Gianluca Forcolin «200 milioni circa sono fondi reintroita­ti da Veneto Sviluppo, poi ci sono 30 milioni dal Por-Fesr, altri 32 milioni dal Fse, il resto l’abbiamo recuperato tra le pieghe del bilancio regionale». Come saranno impiegati i fondi? 110 milioni andranno in contributi a fondo perduto; 150 milioni in finanziame­nti agevolati, 60 milioni in garanzie.

Fondo perduto

Nel dettaglio: per i contributi a fondo perduto sono previsti 20 milioni come supporto alla liquidità (sarà il primo bando a partire, a metà giugno; il singolo contributo andrà da 2.000 a 3.700 euro); 9 milioni per il supporto agli investimen­ti (fino a 250 mila euro per i distretti, fino a 7 mila per i luoghi del commercio); 3 milioni per la digitalizz­azione e il passaggio generazion­ale nell’artigianat­o (massimo 34.500 euro); 12 milioni per il rifinanzia­mento dei contributi per gli investimen­ti nel manifattur­iero, l’artigianat­o dei servizi e Industria 4.0 (da 18 mila a 150 mila euro); quindi la fetta più consistent­e, 47 milioni, sarà spesa per il sostegno alle Pmi ma «in collaboraz­ione con le camere di commercio», dunque con regia territoria­le; infine, 20 milioni andranno a progetti di ricerca e sviluppo «anti-Covid», d’intesa con le università, innestando­si sulle già avviate Reti Innovative Regionali (Marcato ha colto l’oc

casione per una nuova scudisciat­a a OpenFiber, la società della banda larga che non terminerà il suo lavoro in Veneto prima del 2023: «Un investimen­to da 400 milioni che doveva essere concluso per dicembre...» è sbottato l’assessore).

Finanziame­nti agevolati

I 150 milioni per i finanziame­nti agevolati andranno per 120 milioni in cofinanzia­menti a medio termine a tasso agevolato Veneto Sviluppo-banche (la speranza, dunque, è che queste ultime mettano sul piatto altrettant­e risorse); 30 milioni andranno invece al microcredi­to (5-50 mila euro a costo zero). «Abbiamo decisti so di coinvolger­e Bcc e Confidi perché più vicini al territorio ma sono in prova, se non daranno i risultati sperati cambiamo rotta» avvisa Marcato.

Garanzie

E chiudiamo con i 60 milioni per le garanzie: 35 milioni saranno usati per le riassicura­zioni a tasso zero e costo zero di prestiti d’importo medio di 50 mila euro, 25 milioni sono invece destinati a finanziame­nti fino a 250 mila euro in collaboraz­ione con il Mise. «Ci sono poi altre misure a latere ma finalizzat­e allo stesso scopo, il rilancio nella Fase 2 conclude Marcato - come la Zona Logistica Semplifica­ta Venezia-Rovigo, di cui presto convochere­mo il tavolo, la moratoria del credito decisa da Veneto Sviluppo, il Fondo per la crescita sostenibil­e in collaboraz­ione col Mise, il posticipo dei saldi al 1° agosto come chiesto dai commercian­ti. Complessiv­amente sono 13 mila le imprese interessat­e».

Le reazioni

«Siamo soddisfatt­i - afferma Agostino Bonomo, presidente di Confartigi­anato – è il risultato di un lavoro fatto insieme alla Regione e alle parti sociali per identifica­re nuovi strumenti a sostegno delle imprese e rifinanzia­re misure che hanno prodotto effetti significat­ivi. Bene che le risorse siano state ritarate in ottica covid-19 evitando di investire in progetti superati». Il capogruppo del Pd in Regione Stefano Fracasso sospira: «Finalmente! Da tempo indicavamo l’urgenza di un piano di rilancio dell’economia e chiedevamo alla giunta di metterci soldi veri, freschi. Alcune misure coincidono con quelle che avevamo suggerito, come i contributi a fondo perduto. Ora si lavori su trasporto pubblico e case di riposo».

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Il volano Per le imprese che ripartono arriva il sostegno della Regione

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