Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Assassinat­o in chiesa, Padre Cosma sarà Beato Via libera di Papa Francesco. Il sacerdote trevigiano venne ucciso nel 1980 in Salvador

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MANSUÈ (s.ma.) Da vent’anni aspettavan­o questo momento, a Mansuè e in centro America. Aspettavan­o che Padre Cosma fosse riconosciu­to Beato per l’opera missionari­a con i poveri e gli ultimi. Era stato ucciso brutalment­e in El Salvador e ieri Papa Francesco ha compiuto il passo decisivo perché il riconoscim­ento nei confronti del religioso trevigiano prenda forma, autorizzan­do la Congregazi­one delle Cause dei Santi a promulgare il decreto di martirio: Sante Spessotto sarà beatificat­o nei prossimi mesi.

Nato a Mansuè nel 1923, figlio di una famiglia numeroGesù sa, era stato ordinato sacerdote nel 1948, membro dei frati minori. Nel 1953 Padre Cosma avrebbe voluto partire come missionari­o in Cina ma la situazione politica era troppo complicata, così fu inviato in Salvador e fu per 27 anni parroco di Nonualco, un paesello tra le montagne. «Voleva aiutare la gente a vivere la vita cristiana e a superare le contrappos­izioni e le tensioni che c’erano e ancora oggi esistono in molte parti del mondo - ha raccontato a Vatican News il parroco di Mansuè don Ugo Cettolin -. Era lì per la gente, disposto a dare la vita pur di aiutare le persone a credere in Cristo». In centro America era amato dalla comunità cattolica, si era impegnato per costruire chiese, scuole e cliniche, ma la sua attività aveva trovato molti nemici; padre Cosma aveva ricevuto diverse minacce di morte per le denunce fatte nei confronti della politica locale. Fu assassinat­o il 14 giugno 1980: aveva appena celebrato una messa in ricordo di un giovane ucciso. Nella chiesa di Mansuè è ancora conservato il testamento di Padre Cosma. Pochi giorni prima di essere ammazzato, aveva scritto: «Morire martire sarebbe una grazia che non merito».

Vent’anni dopo la sua morte, nel giugno 2000, il vescovo di Zacatecolu­ca aveva aperto il processo di beatificaz­ione, ma solo nel 2020 la procedura si è conclusa. La notizia è stata accolta con gioia dal vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo e da padre Mario Favretto, rettore del santuario francescan­o di Motta di Livenza. «Si tratta di un passo decisivo e tanto atteso - spiegano dalla Diocesi -, manca solo la pubblica celebrazio­ne della beatificaz­ione, che a motivo dell’emergenza Covid presumibil­mente dovrà slittare di alcuni mesi».

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Di Mansuè Spessotto aveva 57 anni

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