Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Mercato, è il miglior momento e Treviso si è mossa per prima»
Soragna: il basket post Covid sarà difficilissimo, la competenza sarà il valore aggiunto
È stato uno dei grandi capitani della storia trevigiana. 158 presenze, 1100 punti segnati, uno scudetto e due Coppe Italia. Oggi Matteo Soragna, continua a vivere la pallacanestro anche se da un’altra prospettiva: quella del commentatore televisivo con un occhio all’Nba e un pezzo di cuore rimasto nella sua amata Treviso.
Matteo Soragna, ieri è stato ufficializzato il protocollo per la ripresa degli allenamenti: il basket ricomincia?
«I giocatori professionisti hanno la necessità di tornare ad allenarsi e credo che scienziati, tecnici e gli addetti del settore abbiano fatto il possibile».
Come sarà il basket post Covid?
«Sarà difficilissimo. Ci sono società che stanno perdendo sponsor e saranno costrette a un ridimensionamento. Credo che tutti dovranno adattarsi alla situazione, atleti e tecnici, e non solo per questa stagione. La competenza potrà fare la differenza».
Come vede una realtà come la sua ex Treviso con il Consorzio?
«Dipenderà dall’apporto delle singole realtà che fanno parte del Consorzio. Chi aveva apporti minori potrà contipiù nuare, mentre realtà con investimenti importanti potrebbero chiedere un ridimensionamento. Potrebbero esserci investimenti meno importanti, ma a Treviso sanno lavorare davvero molto bene».
Come vede la nuova avventura della De’Longhi in A?
«Treviso ha fatto un percorso costante e concreto in questi anni, anzi mi permetto di dire che hanno fatto davvero qualcosa di eccezionale. Hanno avuto il merito di non correre, di fare tutti i passi con i tempi giusti, senza bruciare le tappe, riuscendo a consolidarsi anno dopo anno. Ripeto un lavoro eccezionale».
Che effetto le ha fatto il Palaverde pieno prima dello stop?
«Non è frutto del caso ma la conferma di un lavoro di organizzazione e coinvolgimento che ha portato alla promozione in A. Quando si lavora così tendenzialmente si raggiungono obiettivi importanti. E a Treviso hanno dimostrato di saperlo fare».
Proprio da Treviso è partito Davide Moretti, che l’anno prossimo vestirà la maglia dell’Olimpia. Si aspettava questo colpo?
«Milano negli ultimi anni ha sempre manifestato la volontà di puntare sugli italiani appetibili e in crescita. Moretti ne è la conferma. Un giocatore che vorrà confrontarsi con il basket professionistico di alto livello e penso sarà interessante vedere come si inserirà dopo l’avventura in Ncaa».
Treviso è stata la prima a muoversi sul mercato, ora sono partite tutte. Che mercato sarà?
«Direi che intanto è questo il momento migliore per fare mercato e per riuscire a strappare accordi migliori a cifre interessanti. Più si andrà avanti, più sarà complicato».
Dalla sua visuale americana, come pensa cambierà il rapporto con gli atleti d’oltreoceano?
«Qualcuno magari declinerà offerte dall’Italia finché non ci sarà l’assoluta certezza di poter giocare senza rischi, ma non è che in America siano messi meglio. È evidente che si ripartirà soltanto quando sarà possibile giocare in totale sicurezza per tutti».
La De’Longhi in questi anni ha fatto un percorso eccezionale
Si ripartirà solo quando sarà possibile giocare in totale sicurezza