Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Luca, il contrabbassista che suona in fattoria «Pronto per la rinascita»
Invece di suonare sul palco, suona nel verde di una fattoria. È Luca Bissoli, secondo contrabbasso dell’orchestra della Fondazione Arena dal 1982. «Sono entrato a 20 anni – racconta – se sei musicista, lo sei sempre, 24 ore su 24». Sebbene aleggi incertezza sul progetto «Nel cuore della Musica», che dovrebbe svolgersi ad agosto in Arena, continua a studiare ogni giorno. Nel frattempo, «per non impazzire» si è rifugiato nell’azienda agricola di famiglia, a San Pietro di Morubio, per alleggerire i pensieri. «L’anno scorso è stato incredibile. La sera dei Carmina Burana con Bosso, il pubblico è andato in visibilio quando annunciò che avrebbe diretto la Nona di Beethoven l’anno dopo». Una gioia arrivata dopo tre anni di sacrifici dovuti al piano di rilancio. E adesso, un nuovo ostacolo. «Per portare il numero di persone da mille a 3mila e salvare l’Arena, abbiamo Cecilia Gasdia, il miglior sovrintendente che potessimo desiderare. Pensando al Requiem di Verdi, per fare un esempio, ci vogliono 90 musicisti e 100 coristi, più direttore e tecnici. Resterebbero solo 600 posti per il pubblico. A noi, l’Arena sembrava vuota quando c’erano 5mila spettatori». La sua più grande preoccupazione è per il futuro: «sembra che la musica sia voluttuaria e che il mio lavoro stia scomparendo. Ma il bagaglio culturale di ognuno diventa patrimonio per l’umanità». (Ma.Pe.)