Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

H-Farm, 2019 in perdita per 12 milioni Stella al posto di Ferraresi nel cda

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TREVISO (g.f.) «Il 2019 è stato l’anno in assoluto più complicato della storia di H-Farm; e il motivo principale è che è figlio del 2018». Ossia dell’anno in cui il progetto del Campus era stato rinviato di un anno per l’inceppo collegato alla procedura di Valutazion­e di impatto ambientale. A parlarne è il presidente, Riccardo Donadon, a margine del cda che ieri ha approvato il bilancio 2019, con perdite per 12,7 milioni. I numeri parlano di ricavi per 59 milioni, -3,4, e concausa di un Ebitda negativo di 6,5 milioni; l’anno prima era stato positivo per un milione, grazie anche ad una exit di una società (Depop), con ricavi per 4,5 milioni.

«Nel 2019 non è andata in porto alcuna operazione profittevo­le – prosegue Donadon – anche se si è conclusa con successo la fusione di

Zooppa con Talent House; e oltre alla mancata partenza del Campus, abbiamo dovuto far fronte alle spese per la ripartenza». La business unit «Innovation», ha generato ricavi di 44 milioni con margine operativo positivo di 4. E, rispetto a questo, «di sicuro il sentiment del mercato è molto alto». A soffrire è l’asset education, benché nel 2019 si siano raggiunti i 1.877 studenti contro i 180 del 2016 e gli insegnanti siano ormai 140. Relativame­nte a questo segmento l’Ebitda registrato è negativo per 2 milioni.

Fra le altre novità va registrata l’uscita di Carlo Ferraresi, amministra­tore delegato di Cattolica, quale esponente della compagnia assicurati­va nel board di H-Farm, e l’ingresso al suo posto di Fabrizio Stella (direttore di Avepa).

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Riccardo Donadon, presidente della società H-Farm

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