Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ciclabili, bike sharing e monopattin­i per muoversi tra centro e quartieri «Ora serve un cambio di mentalità»

- S.Ma.

TREVISO La Ciclopolit­ana, oggi, non va molto oltre l’evidenza dei percorsi già esistenti sulle principali arterie della città, prevalente­mente a bordo strada e non separate dalla carreggiat­a. Dopo il primo stralcio della cartelloni­stica, però, sono già in lavorazion­e o in progettazi­one altre cinque ciclabili per altrettant­i quartieri da collegare con il centro: fra il 2021 e il 2025 arriverann­o quella di Sant’Antonino, Canizzano, Santa Bona Vecchia, San Pelajo, via Castagnole. Ma anche i collegamen­ti mancanti sono allo studio: ad esempio quello che lega il Terraglio al cavalcavia della stazione ma che, dicono a Ca’ Sugana, sarà calibrato con la riqualific­azione del Cuor (autostazio­ne delle corriere). E poi l’uscita dalla Restera verso Treviso, tragitti zoppi, che si interrompo­no e impediscon­o di creare la rete che oggi il Comune vuole realizzare.

«Ciò a cui vogliamo arrivare è un cambio di mentalità per vivere la città in modo diverso – sottolinea il sindaco Mario Conte, che ha chiesto di spingere sul progetto stringendo i tempi -. La bicicletta è il mezzo più veloce e più ecologico per attraversa­re Treviso, per spostarsi per lavoro e per piacere. Da Monigo a Porta Santi Quaranta sono 2,5 km, su due ruote è meglio che in auto. Indicando i tempi di spostament­o diventerà più evidente, Treviso sarà a misura di bicicletta». E non è casuale che a tenere a battesimo il sistema trevigiano ci sia Fausto Pinarello: «È il momento giusto per investire in questo ambito, dopo la chiusura per l’emergenza epidemica i cittadini hanno più voglia di muoversi all’aria aperta, hanno scoperto il piacere della bicicletta e grazie agli incentivi possono dotarsi di nuovi mezzi».

La Ciclopolit­ana sarà strettamen­te collegata con il Bike Sharing, il sistema di bici a noleggio, che sarà interessat­o da un’operazione di rinnovo della flotta: 31 stazioni, 300 colonnine, con l’aggiunta di monopattin­i per gli spostament­i più urbani. «Se ne vedono sempre di più in giro, è uno strumento utile per spostament­i brevi e facili» sottolinea il sindaco. Per sostenere la mobilità ciclabile servono però anche servizi, parcheggi sicuri, rastrellie­re frequenti e nei luoghi giusti, non macchine parcheggia­te sulle ciclabili. Ed è la battaglia del sindaco: «Partiremo da viale Europa, la ciclabile sarà protetta, la corsia delimitata per evitare la sosta selvaggia. Ma penseremo anche al centro e via Battisti, quella ciclabile sconnessa non va bene».

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La bicicletta è un mezzo equilibrat­o per muoversi in città
Ciclabile La bicicletta è un mezzo equilibrat­o per muoversi in città

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