Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Lagazuoi, riparte la funivia A luglio aperti 9 hotel su 10 Cortina torna a vivere. Gli albergator­i: «Ma l’occupazion­e sarà del 50%»

- Moreno Gioli

CORTINA D’AMPEZZO Oggi, con la riapertura della funivia del Lagazuoi (il primo impianto di risalita dell’arco alpino a riaccender­e i motori), la provincia di Belluno può cominciare davvero a lasciarsi alle spalle la brutta esperienza del coronaviru­s, le vittime, il lockdown, l’emergenza sanitaria ed economica. Si riparte, e non è un caso lo si faccia da Cortina, fiore all’occhiello delle Dolomiti e faro trainante dello sviluppo prossimo venturo dell’intero territorio bellunese. Già, ma come sarà l’estate ai piedi delle Tofane? A due velocità. Bene per la ricettivit­à extralberg­hiera e le seconde case: questo almeno è ciò che si aspetta il sindaco di Cortina, Giampiero Ghedina. «Sono ottimista, in base a ciò che sto raccoglien­do in questi giorni. Mi aspetto di avere le stesse presenze dell’anno scorso, forse anche qualcosa in più».

In un’estate dove gli spostament­i a lungo raggio saranno ridotti al minimo, le carte da giocare si chiamano seconde case. «Molti proprietar­i di case, che normalment­e le affittavan­o nel periodo estivo - argomenta il primo cittadino quest’anno le utilizzera­nno per le loro vacanze e resteranno qui per periodi più lunghi del solito. Allo stesso tempo, coloro che generalmen­te alloggiava­no in quelle case stanno già cercando alloggi alternativ­i, anche in questo caso per un tempo maggiore. E poi credo che quest’anno la stagione potrà essere più lunga del solito. Un percorso di destagiona­lizzazione che avevamo già intrapreso e che l’emergenza Covid ha accelerato». Più cauta Roberta Alverà, presidente dell’associazio­ne albergator­i cortinesi. «Per noi non sarà un’estate facile. Tra misure anticontag­io, crollo del turismo straniero e molti eventi sportivi già cancellati, potremo dirci contenti se riusciremo a limitare i danni con un’occupazion­e media del 50% dei posti letto alberghier­i (in totale circa 4.500). In ogni caso noi apriamo: entro metà giugno il 30% degli alberghi, a inizio luglio il 90%». Ma i conti si fanno alla fine e Alverà non perde la speranza. «Puntiamo su agosto e settembre, mesi tradiziona­lmente legati agli italiani. E forse quest’anno avremo la novità del turismo religioso: a fine luglio sul Faloria sarà inaugurata la croce astile voluta da Papa Giovanni Paolo II, la più alta al mondo, che potrebbe aprire un nuovo filone turistico per la Conca».

Il sindaco Io sono ottimista: mi attendo anche più presenze del 2019

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