Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Natura in posa» riapre i battenti: esordio sperato con trecento visitatori
Nuove regole, ma anche promozioni ed eventi
TREVISO Dopo tre mesi senza musei, richiamare in mezza giornata trecento visitatori è una buona ripartenza per Treviso. La mostra «Natura in posa» a Santa Caterina è la prima grande mostra del Veneto a riaprire i battenti e da ieri, per una settimana, sarà gratuita per tutti. Bisogna recuperare un gap incolmabile: era l’evento scelto per rilanciare turisticamente e culturalmente Treviso e invece, mentre cominciava a ingranare, è rimasta bloccata come il resto del Paese.
Il progetto inaugurale della programmazione culturale quadriennale del Comune si è trovato parzialmente zoppo e ora bisogna ripensare tutto: sia dal punto di vista promozionale che da quello economico perché la soglia dei centomila visitatori ormai è lontana e bisogna spingere sull’acceleratore.
Il «secondo esordio» di ieri, per lo meno, fa ben sperare: misurazione della temperatura a tutti gli ospiti, distanziamento nelle sale e mascherine come misura necessaria non hanno fermato i visitatori che fin dalla riapertura si sono messi in coda fuori dal museo cittadino e le visite guidate sono andate sold-out in poche ore.
I capolavori del Kunsthistorishes Museum rimarranno a Treviso fino al 27 settembre, proroga diventata necessaria per compensare l’improvviso stop imposto a marzo dalla pandemia. «Ripartiamo con un calendario fittissimo di eventi nell’evento – spiega l’assessore alla cultura Lavinia Colonna Preti -. Ce ne sarà uno per bambini e famiglie con attività ludiche che inizia il 14 giugno, poi ci saranno appuntamenti di arte-terapia, spettacoli dedicati alla magia, alla ricerca della felicità e al benessere di una visita al museo, e poi cineforum e documentari legati ad artiste donne in sala Coletti».
Riempire il calendario è l’obiettivo raggiunto, ma ce n’è uno che sembra lontano. Gli organizzatori si erano prefisfrontiere». sati infatti una soglia di 100 mila persone per «Natura in posa», i primi due mesi avevano toccato la soglia dei 45 mila e poi è arrivato il blocco. «Purtroppo molte prenotazioni sono saltate e difficilmente le recupereremo – continua Colonna Preti -. Sappiamo che non arrivando ai 100 mila previsti il rischio è di anti-economicità e infatti altre mostre in Italia hanno preferito la chiusura. Riaprire è un investimento e devo ringraziare Civita per questo impegno. Noi daremo una mano mettendo a disposizione il nostro personale, ma con la nuova promozione contiamo di arrivare a numeri importanti, da raggiungere con il turismo di prossimità».
Quello straniero (per chissà quanto) non andrà calcolato: «Ora puntiamo al turismo italiano - sottolinea l’assessore ma il virus si sta comportando bene, la comunità sta reagendo in modo responsabile e aspettiamo la riapertura delle Il fronte più preoccupante è il turismo fermo. «Auspichiamo che possa ripartire presto – chiude il presidente della Fondazione Marca Treviso Gianni Garatti -, e che iniziative di valore come questa si tramutino in un segnale importante per tutto il territorio. Questo però non può prescindere da un sostegno concreto, a livello nazionale, di cui le realtà del settore hanno urgente bisogno».
Fino a domenica l’ingresso sarà gratuito per tutti, sia a Santa Caterina che al museo Bailo di borgo Cavour, mentre per i trevigiani (residenti in città) gli ingressi rimangono gratuiti anche il martedì e il mercoledì fino al 27 settembre.
Niente biglietto
Per sette giorni tutti entrano senza pagare il ticket, poi due giorni a settimana ingresso libero per i trevigiani