Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Culturista morto all’improvviso: droghe e doping non c’entrano. Il cuore era malato
Riese Pio X: c’è l’esito dell’autopsia sul corpo di Coppola. Nessun responsabile
RIESE PIO X Morte improvvisa per aritmia cardiaca. Questo l’esito dell’autopsia sul corpo di Emanuele Cuomo Coppola, il 35enne culturista morto improvvisamente nella casa della fidanzata a Riese Pio X, l’8 gennaio 2020. A stroncarlo non è stato l’uso di droghe o l’abuso di farmaci. Ma le condizioni del suo cuore, molto malato.
Il culturista, da tutti chiamato Manuel, era originario di Sirmione (Brescia) e si era da poco trasferito nella Marca per lavorare nel settore sportivo. Appassionato di culturismo, era istruttore di fitness e personal trainer come la fidanzata Erika con la quale viveva. Il pomeriggio dell’8 gennaio si è sentito male, ha chiesto aiuto alla compagna che ha provato a soccorrerlo ma in pochi minuti ha perso i sensi e si è accasciato.
Nell’abitazione sono arrivati i sanitari del Suem 118 che hanno provato a lungo a rianimarlo, ma non c’era stato nulla da fare. I carabinieri in casa avevano trovato farmaci e bevande iperproteiche sequestrati per essere esaminati, su disposizione del sostituto procuratore Paolo Fietta che aveva aperto un’indagine per omicidio colposo a carico di ignoti. Tra le ipotesi anche quella che l’uomo potesse essere stato stroncato dall’uso di droghe o farmaci dopanti. L’esito dell’autopsia effettuata dal medico legale Alberto Furlanetto, però, ha chiarito che si è trattato di una morte naturale. I test tossicologici sul sangue del culturista sono risultati negativi a droghe e farmaci. Manuel però aveva un cuore molto malato, ipertrofico e ingrossato. Una delle coronarie era ostruita.
Una condizione patologica molto grave della quale si era reso conto e che l’ha portato alla morte. Pe il decesso non ci sarebbero quindi responsabilità.