Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Valbelluna e Feltrino: grandinata sui campi
Distrutti orti, vigneti e coltivazioni di mais, orzo e soia da Sedico a Pedavena
SEDICO Prima la paralisi dovuta al coronavirus, poi la devastazione dei cinghiali, ora anche la grandine. Non c’è tregua per gli agricoltori di Valbelluna e Feltrino che, ieri pomeriggio, hanno assistito alla devastazione di vigneti e orti oltre ai campi coltivati a mais, orzo e soia.
Chicchi di ghiaccio grossi come noci hanno imbiancato i comuni di Sedico, Santa Giustina, Cesiomaggiore e Pedavena: una tempesta estiva della durata di circa 15 minuti.
Tanti i disagi segnalati dai cittadini sui social e intanto dilaga la preoccupazione tra gli agricoltori. «Di fronte ai cambiamenti climatici— ha commentato Gabriele Marcolina, presidente Associazione
Agrimercato Campagna Amica Belluno — occorre tenere conto dell’andamento bizzarro del meteo che colpisce le imprese agricole, sconvolgendo i cicli stagionali, In particolare quest’anno, di fronte a un inverno anomalo e una primavera con temperature bollenti». Coldiretti ha già avviato i rilievi per stabilire l’ammontare dei danni causati dal maltempo.
Sempre ieri, verso le 13.20, il Soccorso Alpino del Centro Cadore è stato allertato per una ragazzina in preda a una crisi allergica. La quindicenne padovana stava percorrendo con i genitori il sentiero numero 437 che, dal Rifugio «Eremo dei Romiti» porta al Col Buffon, a Domegge di Cadore. L’eliambulanza l’ha trasportata all’ospedale «San Martino» per accertamenti.
Oggi il tempo non sarà migliore. Dopo un mattino nuvoloso, seguirà un pomeriggio di rovesci anche intensi su gran parte della provincia con neve in quota oltre i 2.800-2.900 metri.