Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Wanbao Acc: assunzioni Recupero per i licenziati
Primi effetti della cura-Castro: boom di ordinativi e straordinari Entro luglio serviranno, a tempo indeterminato, ben 18 operai
BELLUNO Spunta un piano di assunzioni in «Wanbao Acc Italia»: 18 in tutto, di cui 12 entro il 20 giugno e sei entro l’11 luglio. «Tute blu» da ripescare, con prelazione, dal bacino dei licenziati del settembre 2018. Lo stabilimento di compressori per frigoriferi, (285 dipendenti) dopo un periodo di difficoltà, riprende la sua corsa guidato dal commissario straordinario Maurizio Castro. Che ha una sua idea per la rinascita di Mel: più volumi e rapporti di filiera più forti.
Tutto è emerso ieri, nell’incontro in fabbrica tra Castro, i rappresentanti dei sindacati di categoria Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil (rispettivamente con Mauro Zuglian, Stefano Bona e Michele Ferraro) e le Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie). Alla fine importante accordo tra le parti, di cui le assunzioni costituiscono un elemento-base.
S’intende, tutto nella prospettiva di cedere gli asset aziendali a un investitore internazionale affidabile, promuovendo una campagna presso clienti nuovi e «tradizionali» per incrementare le vendite. Poi accelerazione nella collocazione sul mercato di nuovi modelli ad alte prestazioni, riportare a Mel attività delocalizzate in Cina, investire su prodotti e processi, riorganizzare l’azienda e riposizionarla sui mercati. I volumi produttivi posti a quota 1,7 milioni di pezzi l’anno. Quanto agli straordinari, previsti due turni di 6 ore ciascuno per sabato 6 giugno; un turno di sette ore nei sabati 13, 20 e 27 giugno nonché 4, 11, 18 e 25 luglio e 1 agosto.
Solo così potranno essere soddisfatte le aspettative dei clienti, colossi internazionali come Bosch, Electrolux, Whirlpool, Ugor, Continental, Snaige, Tensai, Vestel, Liebherr. Le parti s’incontreranno il 15 luglio per valutare l’esito delle vendite. Lo schema orario potrà essere ulteriormente modificato qualora la domanda commerciale di compressori crescesse.
Quanto agli assunti, Castro e sindacati si vedranno il 15 giugno, per stabilire una griglia di selezione relativa alle candidature. Istituita poi una «Unità tecnica di crisi», costituita — sul fronte aziendale — dalle funzioni Produzione, Acquisti e Vendite e sul fronte sindacale da rappresentanti dei lavoratori: l’organo dovrà gestire eventuali carenze di materie prime e componenti.
Le parti hanno anche definito un piano per le ferie.
Per i sindacati, l’accordo è motivo di speranza. Secondo Zuglian (Fim-Cisl) «il patto mostra la bontà del progetto originario definito nei tavoli istituzionali, che prevedeva come primo obiettivo la continuità dello stabilimento all’indomani dell’amministrazione straordinaria e, come conseguenza, la creazione di un bacino di lavoratori costituito tra quelli licenziati nel 2018, cui attingere per garantire le forniture ai clienti. È un risultato storico, che segna una profonda discontinuità rispetto all’amministrazione Wanbao».
Intanto alla «Safilo» il coronavirus ha fatto slittare alcuni passaggi previsti dagli accordi sindacali sottoscritti lo scorso inverno collegati alla ristrutturazione del gruppo. In particolare, per il sito di Longarone c’è l’applicazione del contratto di solidarietà ai circa 900 dipendenti grazie a cui è stata evitata la messa in mobilità di 400 addetti sui 700 esuberi complessivi indicati dal piano.
Gli ammortizzatori sociali introdotti dalle norme nazionali per l’emergenza Covid-19, assieme allo smaltimento di ferie arretrate, porterà l’attivazione della solidarietà dal novembre, mentre si è già concretizzata pochi giorni fa la chiusura dello stabilimento friulano di Martignacco. Per i 240 lavoratori si attende il via libera ministeriale all’applicazione della Cassa integrazione straordinaria da luglio.
Cig (cassa integrazione guadagni), infine, anche a Santa Maria di Sala, lo stabilimento veneziano non toccato dalla ristrutturazione, ma in cui la riduzione delle richieste di produzione da parte di «Kering» ha indotto l’azienda a ricorrere all’ammortizzatore ordinario.