Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il lockdown frena (quasi) tutti i reati: rapine giù del 75%, più frodi online

- D. P.

BELLUNO Calo drastico della criminalit­à in provincia. Che Belluno fosse un’oasi di pace già lo si sapeva ma nell’ultimo anno, complice il Covid, i reati sono precipitat­i anche del 75%. Gli unici dati in aumento sono quelli che riguardano truffe informatic­he e danneggiam­enti.

È quanto emerge dal report annuale dei carabinier­i uscito ieri in occasione del 206esimo anniversar­io della fondazione dell’Arma. Per l’occasione è stata fatta una piccola cerimonia con la deposizion­e di una corona d’alloro al monumento ai caduti presso il Comando provincial­e. Presenti il colonnello Francesco Rastelli e il prefetto Adriana Cogode. I dati parlano chiaro: da giugno 2019 a maggio 2020 i furti sono stati 926 contro i 1.358 (-31,81%) dell’anno precedente, 4 le rapine (-75%), 5 gli incendi (-75%), 24 i reati legati al consumo e allo spaccio di droga (-42,86%). Diversa la situazione per le frodi informatic­he che hanno subito un incremento dell’1,76%, passando da 851 a 866, e per i danneggiam­enti che salgono addirittur­a del 12,05% (da 307 a 344). Piccola flessione anche delle contravven­zioni su strada che scendono da 2.781 a 2.406 (-13,48%) e delle denunce per guida in stato di ebbrezza, da 127 a 121 (-4,72%). Rimangono ferme a otto, invece, quelle per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacen­ti. L’attività preventiva ha potuto contare su 24.656 pattuglie e perlustraz­ioni.

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