Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Cinema, teatro e disco: pronte le linee guida
Accordo tra le Regioni guidate da Veneto Emilia, Campania, Toscana e Lombardia
Le Regioni hanno pronte le loro linee guida per far ripartire le ultime attività ancora sospese, tra queste disco, cinema, teatri, sale slot e rifugi. Parallelamente il piano è di allentare quelle in vigore nelle attività già aperte: «Le allenteremo passo passo fino ad abolirle» conferma Zaia.
VENEZIA Da un lato la delusione per le mancate elezioni a luglio («Un mega pasticcio che ci costringerà ad aprire e chiudere le scuole di continuo dopo l’estate, i miei avversari vorrebbero spostare il voto all’infinito chissà, forse sperando che io mi dissolva...»), accentuata dal fastidio per gli alleati: «Forza Italia è riuscita ad impedirci perfino di votare a inizio settembre...». Dall’altro la soddisfazione per la soluzione della querelle con la Grecia: «Merito nostro che abbiamo rotto le scatole, a dimostrazione del fatto che se si fosse voluto, il problema si sarebbe potuto risolvere prima. Ma chi di dovere ha tergiversato». Nel mezzo, il governatore Luca Zaia continua a lavorare con i colleghi delle altre Regioni alle ultime linee guida della Fase 2, quelle relative alle (poche) attività che ancora non hanno riaperto i battenti. «Le stiamo perfezionando, e di pari passo aggiustiamo ed allentiamo quelle già adottate - spiega Zaia - perché è chiaro che le linee guida non saranno per sempre, progressivamente saranno ridotte e infine eliminate, col pieno ritorno alla normalità».
A cominciare dal trasporto pubblico locale sul quale, evidentemente, proprio non si riesce a trovare una quadratura. Occorrerebbero più corse, per soddisfare la domanda tornata quasi ai livelli prelockdown rispettando le regole per il contenimento dell’epidemia, ma per le aziende di bus, vaporetti e treni è impossibile, a causa dei buchi di bilancio già provocati dal fermo obbligato dei mesi scorsi. «Vedo che si insiste col plexiglas, diventato la panacea di tutti i mali, ma il plexiglas costa, non si trova più e mi domando, poi come pensiamo di smaltirlo? - si domanda il governatore - l’unica soluzione è tornare alle capienze prelockdown, senza limitazioni se non l’obbligo dell’uso della mascherina da parte di conducenti e passeggeri».
Resta irrisolto anche il nodo dei nido per i bambini da 0 a 3 anni, su cui la Regione ha accelerato ma per i quali il governo non ha ancora dato alcuna indicazione. Senza contare che anche per i 4-17 anni, in molti casi è tutto bloccato per via della mancata erogazione da parte dell’Inps del bonus baby-sitter/centri estivi, senza il quale per molte famiglie i prezzi dei servizi di accoglienza, aumentati per via delle misure anti-Covid, sono insostenibili. «Conosciamo il problema - ha spiegato Zaia insieme all’assessore al Sociale Manuela Lanzarin - e siamo in contatto col direttore regionale dell’Inps Antonio Pone. Confidiamo che come accaduto per la cassa integrazione la situazione si sblocchi in tempi rapidi. Certo questa esperienza ci ha insegnato che ci vuole più elasticità nelle procedure che troppo spesso si inceppano».
Si avviano invece a soluzione, come si diceva, le riaperture delle ultime attività ancora chiuse perché ritenute dai comitati scientifici a maggior rischio assembramento e dunque contagio: discoteche, cinema, teatri, sale per cerimonie e ricevimenti, sale slot e scommesse, bingo, congressi e grandi fiere. Ieri mattina il comitato tecnico formato da Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Campania ha messo a punto le regole che poi, nel pomeSanità riggio, sono state condivise da tutte le Regioni riunite in Conferenza e saranno dunque adottate nei prossimi giorni con ordinanza del presidente, non appena il governo avrà dato copertura con un nuovo Dpcm. «Di fatto il comun denominatore è sempre lo stesso - ha spiegato Lanzarin - distanziamento, mascherina, sanificazione dei locali».
Sono state razionalizzate e integrate le schede relative alla ristorazione, dove è stato inserito un paragrafo dedicato alle «cerimonie», quelle relative ai servizi per l’infanzia e l’adolescenza con un paragrafo dedicato ai «Campi estivi» (quelli che prevedono il pernottamento, come i campi scout), quelle relative alle aree giochi per bambini, ai cinema e agli «spettacoli dal vivo» (e cioè fondazioni liriche, sinfoniche e orchestrali e spettacoli musicali; produzioni teatrali; produzioni di danza). Per le discoteche, in particolare, bisognerà contingentare gli accessi in modo da garantire la possibilità di mantenere almeno un metro di distanza tra le persone e due metri tra chi si trova in pista da ballo. Si potrà ballare solo all’esterno e negli ambienti chiusi sarà necessario indossare la mascherina. Se possibile, bisognerà consentire la prenotazione telematica dell’accesso e tenere un registro delle presenze per 14 giorni. I drink non si potranno consumare al bancone del bar, si dovrà fare la fila per ordinare. Il servizio guardaroba potrà essere offerto, ma gli indumenti dovranno essere riposti in appositi sacchetti porta abiti. Le superfici dovranno essere pulite e disinfettate frequentemente, e dovrà essere garantito il ricambio di aria negli ambienti interni.
Per quanto riguarda cinema e teatri, invece, al di là delle prescrizioni relative agli attori, già stabilite con precedente ordinanza per permettere le prove, gli spettatori dovranno indossare la mascherina e i posti a sedere dovranno prevedere la distanza di un metro tra uno spettatore e l’altro, a meno che non si tratti di spettatori appartenenti a uno stesso nucleo familiare o che i posti a sedere non siano adeguatamente separati con pannelli in plexiglas. Per gli spettacoli al chiuso il numero massimo di spettatori è pari a 200, mentre negli spettacoli all’aperto si può arrivare a mille. Anche nelle sale slot, bingo e scommesse gli accessi dovranno essere contingentati per consentire il rispetto delle distanze interpersonali. I gestori dovranno igienizzare le superfici e gli oggetti dopo ogni singolo utilizzo.
Zaia Per i trasporti l’unica soluzione è tornare alla capienza prelockdown non vedo alternative